Intercettata a Verona un'attività illecita di traffico di...
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Trasporto illegale di cuccioli, l'intervento all'aeroporto di Verona
L'ingresso dei cuccioli (prevalentemente cani e gatti) risultava all'apparenza regolare poiché la documentazione esibita dai passeggeri - ovvero i passaporti degli animali - riportava la dicitura «movimento per finalità non commerciale». Gli ulteriori approfondimenti dei funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei militari delle Fiamme Gialle di Verona, effettuati con specifici appostamenti, interviste alle persone in transito presso il terminal «arrivi» dello scalo aeroportuale e accertamenti finanziari, hanno consentito, invece, di scoprire come il traffico di animali fosse finalizzato alla vendita illecita. L'indagine - coordinata dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona - oltre a mettere in luce lo scopo «commerciale» dell'introduzione degli animali nel territorio nazionale, ha consentito di dimostrare la falsità della documentazione presentata dai passeggeri nonché di quantificare l'Iva evasa. Grazie alla collaborazione del personale del Servizio Veterinario di Igiene Urbana Animale dell'Ulss 9 è stato possibile accertare il buono stato di salute generale dei 29 cuccioli (tra i quali cani di razza Poodle Toy, Blue Merle Pomeranian, Yorkshire Terrier, Pug, German Spitz Pomeranian e gatti di razza Scottish-Strite, Maine Coon, Siamese, British Longhair e Abyssinian). A conclusione dell'attività, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria 10 soggetti per i reati di «commercio illegale di animali da compagnia», «contrabbando» nonché «utilizzo di documenti falsi»; per 8 di essi, la Procura della Repubblica scaligera ha recentemente richiesto il rinvio a giudizio per la celebrazione del processo.Il Messaggero