Coronavirus, Zaia: «Solo 116 casi grazie a igiene veneti, abbiamo visto cinesi mangiare topi vivi». L'ambasciata di Pechino: «Basiti dalle offese»

 "La mentalità che ha il nostro popolo a livello di igiene è quella di farsi la doccia, di lavarsi spesso le mani. «L’alimentazione, il...

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 "La mentalità che ha il nostro popolo a livello di igiene è quella di farsi la doccia, di lavarsi spesso le mani. «L’alimentazione, il frigorifero, le scadenze degli alimenti sono un fatto culturale. La Cina ha pagato un grande conto di questa epidemia che ha avuto perché li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi». Così il presidente della Regione Veneto, intervistato ad Antenna 3, ha commentato il contenimento dell'epidemia di Coronavirus in Veneto.


Le reazioni non si sono fatte attendere: «In un momento cruciale come questo, in cui Cina e Italia si trovano fianco a fianco ad affrontare l'epidemia, un politico italiano non ha risparmiato calunnie sul popolo cinese. Si tratta di offese gratuite che ci lasciano basiti». A dichiararlo è stato il portavoce dell' ambasciata cinese in Italia commentando le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Ci consola il fatto - ha aggiunto il portavoce - che moltissimi amici italiani non sono d'accordo con tali affermazioni e, anzi, le criticano fermamente. Siamo convinti che le parole di un singolo politico non rappresentino assolutamente il sentire comune del popolo italiano, un popolo civile e nostro amico. Il nuovo coronavirus è un nemico comune, che richiede una risposta comune. In un momento cosi difficile, è necessario mettere da parte superbia e pregiudizi e rafforzare la comprensione e la cooperazione al fine di tutelare la sicurezza e la salute comune dell'umanità intera».






Courtesy Antenna3 Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero