Colpo di stato in Gabon, annullata la rielezione di Ali Bongo

«Abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all'attuale regime»: è quanto affermato in Gabon dagli ufficiali dell'esercito apparsi alla tv...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all'attuale regime»: è quanto affermato in Gabon dagli ufficiali dell'esercito apparsi alla tv nazionale, i quali hanno annunciato di avere preso il potere e di voler annullare i risultati delle elezioni generali del 26 agosto, nelle quali il presidente Ali Bongo è stato dichiarato vincitore.

Un regime, secondo i militari, «che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos». E poche ore dopo l'annuncio, nella capitale Libreville c'era già chi esultava al passaggio dei militari per strada.

 

La commissione elettorale ha annunciato la rielezione di Bongo con il 64,27% dei voti, ma l'opposizione ha definito l'elezione truccata, mentre il rovesciamento del presidente metterebbe fine al potere della sua famiglia in Gabon, durato 53 anni.

 

E se la premier francese Elisabeth Borne ha affermato che la Francia "segue con la più grande attenzione" quanto sta accadendo in Gabon, la Farnesina ha chiesto ai suoi connazionali di essere "prudenti".

 

Tra i temi di discussione alla riunione informale dei ministri degli Esteri e della Difesa dell'Ue a Toledo, oltre alla guerra in Ucraina e alla recente crisi in Niger, c'è ora anche il Gabon.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero