Immobile: «Ho fatto i complimenti ai miei compagni. Il mio ritorno? Obiettivo Napoli»

di Alberto Abbate In occasione dell'amichevole a Formello "Fratelli Tutti", Ciro Immobile, quest'oggi in...

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di Alberto Abbate

In occasione dell'amichevole a Formello "Fratelli Tutti", Ciro Immobile, quest'oggi in veste di arbitro, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti in cui parla del momento in casa Lazio e delle sue condizioni fisiche. Queste le parole del miglior marcatore della storia del club: "È bello perché sono stato scelto dal Papa e questo già fa capire quanto sia emozionante e stimolante. È una partita fortemente voluta sia da lui che dal nostro presidente. Arbitrare sarà una cosa particolare, strana e divertente. Ovviamente sarà una partita per divertirci tutti".

L'OMAGGIO DELLA CURVA 
"È un premio pazzesco che un giocatore può avere al di là di tutti i gol, gli assist o quello che succede in campo. Quando la tua gente ti acclama così significa che hai lasciato qualcosa dentro come persona prima che come calciatore. È stata una cosa che porterò sempre con me.

IL MOMENTO DELLA SQUADRA 
 "La squadra non mi è dispiaciuta, è mancato solo l’ultimo passaggio per fare gol. Siamo sulla strada giusta. Vedendola da fuori posso dire che stiamo diventando squadra ancora di più. Stiamo cercando di fare con più spensieratezza quello che ci chiede il mister e questo è il primo obiettivo. Ieri ho parlato con la squadra a fine partita e ho detto che visti da fuori possiamo dare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi continuando ad avere lo spirito giusto. È ovvio che siamo un po’ indietro, ma per noi era fondamentale prima ritrovarci come gruppo e come squadra e ci siamo riusciti. Adesso cerchiamo un po’ di continuità in più.

INFORTUNIO 


 "Va meglio, ogni giorno miglioro sempre di più. Se non fosse stato il polpaccio probabilmente ce l’avrei fatta, ma il polpaccio è un muscolo è un muscolo particolare e delicato. Meglio non rischiare. Domani faccio la risonanza di controllo e in questo momento è passato il dolore, ho solo un po’ di paura come è giusto che sia. Non vorrei fermarmi di nuovo e quindi ci sta un po’ di cautela”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero