Chiara Ferragni: «Gli haters? Chiedere i documenti per iscriversi ai social»

La possibilità di chiedere un documento o il codice fiscale a chi si iscrive su una piattaforma social per contrastare il fenomeno deli haters «potrebbe essere una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La possibilità di chiedere un documento o il codice fiscale a chi si iscrive su una piattaforma social per contrastare il fenomeno deli haters «potrebbe essere una delle soluzioni, perché il fatto che sei facilmente raggiungibile ed è facile capire chi tu sia rende le persone molto meno vogliose di cospargere gli altri di odio. Quindi potrebbe essere una buona soluzione».


Lo ha detto Chiara Ferragni a Sky TG24. «Al tempo stesso – ha continuato Chiara Ferragni - penso che sia molto importante dire a tutte le persone che usano i social che il fenomeno degli haters purtroppo c’è e ci sarà sempre, speriamo che diminuisca in quantità però ci sarà sempre qualcuno che vuole scrivere un commento maligno. La cosa più importante è vivere come se questi commenti non esistessero, perché purtroppo è un fenomeno che sarà sempre presente nelle nostre vite. Dare valore a queste persone vuole dire dar loro ragione, quindi l'idea è proprio che se loro non esistono nella tua mente, non esistono nella tua vita. Non facciamoci mai abbattere dagli haters, io sono la prima testimone di questa cosa perché se mi fossi abbattuta per i commenti, tanti commenti di hater che ricevevo all'inizio della mia carriera, mi sarei scoraggiata e non avrei fatto niente di quello che poi ho fatto in questi anni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero