Nell'ambito della costante attività istituzionale di controllo del territorio volta alla repressione dei fenomeni illeciti, la «Sezione Mobile» del Nucleo...
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Una volta fermatosi nei pressi dell'uscita di Castel San Giorgio (Salerno), è scattato il controllo. Il conducente e l'altro autista presente nell'abitacolo, entrambi ucraini, hanno esibito ai militari la documentazione attestante il trasporto di componentistica elettronica e di vasi di espansione per caldaie. Ma tale documentazione non ha convinto la pattuglia anche per l'ulteriore anomalia data dal fatto che un siffatto carico fosse trasportato con un rimorchio frigorifero ad uso alimentare.
I militari hanno deciso di far scaricare tutto il carico per accertarsi che non si trattasse solo di alcuni bancali di prodotti a copertura della merce illecita stipata nel retro del cassone. Ed infatti, tolte le prime scatole di componenti elettronici e diversi scatoloni di ricambi per caldaie sono state rinvenute ben 479 casse da 50 stecche cadauna di sigarette di contrabbando per un peso complessivo di circa 5 tonnellate. L'operazione di conteggio del carico illecito ha permesso poi di appurare che il tabacco, destinato al mercato campano e privo del contrassegno di Stato, riportava i marchi «Regina», «Marble» e «Compliment».
Sigarette, queste, tutte rientranti nella categoria delle c.d. «cheap white», in quanto tabacchi originali recanti marchi registrati nei rispettivi Paesi di produzione (Russia, Emirati Arabi Uniti, Cina e Ucraina), che non potrebbero essere venduti in Italia o all'interno dell'Unione Europea, in quanto non conformi ai parametri minimi di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria. La merce di contrabbando e il mezzo di trasporto utilizzato dai contrabbandieri, per un valore di circa 1,3 milioni di euro, sono stati sottoposti a sequestro, mentre i due autisti responsabili del traffico illecito sono stati arrestati arresto. Sono in corso indagini per risalire alle rotte di approvvigionamento delle bionde e individuare eventuali altri responsabili del contrabbando, fenomeno che risulta essere, nell'ultimo periodo, in sensibile ripresa, sia sotto il profilo delle quantità importate che della connessa vendita al minuto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero