«Finalmente un Primo Ministro che mangia la pizza e la fettina con la ruchetta. Un uomo del popolo». È entusiasta Carlo Muzi, proprietario della pizzeria La...
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Altre volte viene con il figlio piccolo e si siedono a uno di questi tavoli», fa il segno verso la saletta interna, adornata con decine di foto che ritraggono Muzi e i dipendenti del ristorante insieme a questo o a quel vip. Adesso anche Conte finirà su questa parete? «Certo, lui è già un cliente particolare. È l'unico per cui accettiamo ordinazioni per telefono, solo lui. Chiama a tarda sera e chiede un tavolo “arrivo tra cinque minuti” e in cinque minuti è qui». Spesso l'avvocato Conte porta anche il figlio, Niccolò: «Un bambino tranquillo, come il padre. Lui prende sempre il petto di pollo con le patatine», continua. Muzi è una fucina di aneddoti: guarda il muro delle foto e ricorda quando andava a prendere Belen Rodriguez con il motorino, o quando Morrisey ha scritto una delle sue canzoni sui tavoli del ristorante, oppure quando Valerio Mastandrea spazzava per terra dopo una serata di beneficenza in favore di Amatrice.
Nella realizzazione di questo Governo, la pizza è stato un elemento contraddistintivo: per primo proprio Conte è stato ritratto uscire da una pizzeria, seguito dal leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, che ha persino postato una pizza margherita in risposta alle dichiarazioni del commissario al bilancio UE Oettinger. Conte non ha una preferenza particolare, in tal senso: «L'altra sera gliel'abbiamo anche sbagliata – prosegue Muzi – il pizzaiolo ha dimenticato le alici». Com'è andata la prima cena di Conte da Premier?
«Normale, l'unica differenza col solito è che abbiamo preparato tutta una sala per lui e il suo staff. Non c'è stata nessuna celebrazione particolare. Lui di solito prende una acqua “leggermente” frizzante, è una persona pacata e seria». Quello che ci vuole per questo paese? «Secondo me sì» conclude Muzi, che poi non nasconde di aver dato la sua preferenza per una delle due metà di questa alleanza di Governo. Tra lo staff del ristorante, Conte è chiamato “l'avvocato”, come dice Emanuele, uno dei camerieri, nel suo spiccato accento napoletano: «Quando l'ho visto in televisione non ci potevo credere. Ma quello è l'avvocato. Che ci fa là»? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero