Voglia di architettura? A Rotterdam si dorme a casa degli artisti

J.Hoorn PhotoThijsWolzak
Svegliarsi a casa di un architetto, o addirittura nel suo studio, tra arredi di design, dettagli minimal e luci a led. E’ l’ultima trovata di “Hotel Rotterdam,...

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Svegliarsi a casa di un architetto, o addirittura nel suo studio, tra arredi di design, dettagli minimal e luci a led. E’ l’ultima trovata di “Hotel Rotterdam, Wake up in it”, pensata in occasione della Biennale Internazionale di Architettura (IABR 2016) che si tiene nella città olandese dal 23 aprile al 10 luglio prossimi. Un'iniziativa che, durante la kermesse, darà la possibilità ai visitatori di soggiornare negli appartamenti degli architetti più in voga e che si chiama, appunto, “Wake up in architecture” (svegliarsi tra l’architettura, appunto).


Come funziona 

Prima di poter prenotare la stanza, bisogna andare sul sito dell’organizzazione e cercare il proprio “match”, ovvero il giusto accoppiamento. L’ospite, quindi, dopo aver inserito alcuni dati, dovrà rispondere a delle domande che riceverà via email, e permettere così all’organizzazione di creare la migliore combinazione possibile. Solo in un secondo momento apparirà il nome dell’artista selezionato per essere il vostro coinquilino per un giorno. E la scoperta potrebbe essere davvero entusiasmante, considerando che anche Fancine Houben dello studio MEcanoo e  Robert Winkel del Mei hanno dato la loro disponibilità a ricevere persone. Ma i posti sono limitati, quindi bisogna affrettarsi a prenotare.


Quanto costa


Pagando 90 euro, è possibile soggiornare in una singola, mentre con 140 euro si ha a disposizione una camera doppia (tasse incluse). Il prezzo comprende la permanenza di una notte, la colazione in casa e persino un incontro con l’architetto che vi darà l'alloggio. Tutti artisti selezionati per le loro capacità professionali e per la loro grande ospitalità. L’obiettivo di Wibbine Kien e Judith van den Berg, ideatrici di “Wake up in it”, è infatti quello di mostrare i talenti dei protagonisti di un festival anche nella loro quotidianità, regalando al visitatore che arriva in città un’esperienza unica ed esclusiva. Per ulteriori informazioni, scrivere a info@wakeupinit.com. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero