Reduci da voli di centinaia di chilometri gli uccelli scelgono Ventotene come stazione di sosta e riparo, attratti in particolare dal nettare offerto da piante molto diffuse...
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In autunno l'isola è ricca di migratori. La migrazione autunnale avviene fra ottobre e fine novembre e permette di osservare Codirossi spazzacamino, Pettirossi, Peppole. Se si è fortunati si può incontrare il Luì forestiero, il Pigliamosche Pettirosso, il Ciuffolotto scarlatto. Il segreto, spiegano gli esperti di EBN, è cercare i carrubi: in autunno conoscono il periodo di massima fioritura e rappresentano un'attrattiva irresistibile per i migratori.
Ce n'è uno anche nel cortile della scuola materna in paese. Ma basterà un giro intorno all'isola per osservare Upupe, Codirossi, Canapini maggiori dal superbo collare. Meta obbligata il versante nord dell'isola. Le Berte nidificano sulle alte falesie, mentre da lassù non sarà raro assistere ai voli acrobatici dei Falchi pellegrini impegnati nella caccia.
In primavera arrivano ugualmente schiere di migratori. Le ferule fiorite con i loro grandi fiori gialli vengono prese d'assalto dagli uccelli: Beccafichi, Sterpazzole, Rigogoli dalle livree multicolori, piccolissimi Luì. Da febbraio e fino a tutto maggio Ventotene permette di osservare decine di specie diverse. Tra quelle più rare sono stati osservate a Ventotene esemplari di Culbianco isabellino, Usignolo d'Africa, Balia dell'Atlante, Trombettiere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero