La tassa di soggiorno quella resterà uguale, a 10 euro, ma per il turista mordi e fuggi ci sarà una nuova tassa per sbarcare a Venezia. Non solo entro il 2022: si...
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Queste le linee presentate oggi dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, assieme all'assessore al bilancio Michele Zuin e l'avvocato Francesco Gianni. Il nuovo ticket costerà da tre a sei euro a seconda del bollino, da verde nei periodi meno affollati a nero in quelli da overbooking. L'entrata in vigore, che dovrebbe avere luogo attorno al 1 maggio, sarà però «calmierata» a 3 euro fino al 31 dicembre 2019. Dal prossimo anno gli scaglioni potranno subire aumenti a 8 euro, in caso di bollino rosso, o 10 euro in caso di bollino nero.
Il ticket non dovrà essere pagato dai residenti nel Comune, dai lavoratori, anche pendolari, che accedano al centro storico o alle isole minori, dagli studenti, anche pendolari, e dai componenti dei nuclei familiari di persone che risultino aver pagato l'Imu nel Comune di Venezia. Esentati pure i residenti della Città Metropolitana di Venezia e della Regione Veneto, i possessori di Carta Venezia, unica abilitata alla navigazione, i disabili gravi e i degenti delle strutture sanitarie con relativi accompagnatori, i partecipanti a competizioni sportive, il personale delle Forze Armate e i conviventi e parenti fino al terzo grado dei residenti.
Oggi la proposta è passata in Giunta, quindi sarà la volta della prima, sesta e ottava commissione, per poi esser deliberata in Consiglio Comunale e quindi deliberata dalla Giunta, probabilmente il 26 febbraio.
Non solo. Il sindaco Luigi Brugnaro ha anche illustrato cosa accadrà in futuro: «Sarà pianificata la visita a Venezia attraverso la prenotazione ma non sarà impedito a nessuno l'accesso, che sarà però più complicato per chi non prenota». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero