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I DATI
Soffrono anche gli abitanti del Sud e delle isole, dove 1 su 2 non ha la liquidità. Come detto, però, ci sono anche altre ragioni per cui tanti italiani non si concederanno una vacanza a luglio e ad agosto durante quest'estate. Il 17,2%, ovvero 2,9 milioni di persone, ha dichiarato che andrà in ferie durante un altro periodo dell'anno, in modo da evitare i prezzi alle stelle tipici dell'alta stagione. La percentuale sale al 19,4% tra i 25-34enni e al 23,3% tra i residenti del Nordest, e raggiunge il 32,7% nella fascia dei 65-74enni. Il 12%, invece, ha detto di non avere ferie quest'anno, mentre l'11% non potrà partire perché deve accudire parenti anziani che non possono essere lasciati da soli.
IL MONITORAGGIO
In questo caso sono principalmente le persone con un'età compresa tra i 55 e i 64 anni quelle che rinunceranno a una vacanza per prendersi cura di genitori avanti con l'età. Il 9,5%, infine, non partirà perché non se la sente di lasciare solo il proprio animale domestico. Ma quanto costa andare in vacanza quest'anno? Dal monitoraggio effettuato dall'Osservatorio nazionale di Federconsumatori è venuto fuori che per un nucleo familiare composto da due adulti e due minori, il costo complessivo per una vacanza di sette giorni in una località balneare è di 5.781,24 euro.
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LE PREVISIONI
Sempre l'associazione Federconsumatori prevede che i cittadini che partiranno nei mesi estivi saranno circa il 39%. Ma oltre la metà (il 52%) opterà per un soggiorno "light" di 3-5 giorni, possibilmente a casa di amici oppure parenti. Infine, per due italiani su tre si conferma la tendenza a rimanere in Italia e non partire verso mete estere. Le ultime previsioni di Demoskopika sull'estate 2023 parlano a ogni modo di 68 milioni di turisti in Italia per quasi 267 milioni di pernottamenti, con una crescita rispettivamente pari al 4,3% e al 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando gli arrivi avevano superato di poco la soglia dei 65 milioni e i pernottamenti erano stati 258 milioni. Per quanto riguarda l'effetto positivo sulla spesa turistica, sono stimati in entrata circa 46 miliardi di euro, con una crescita del 5,4% rispetto al 2022. La Valle d'Aosta, sempre secondo l'istituto di ricerca Demoskopika, sarà una delle regioni italiane che registrerà gli incrementi percentuali maggiori, con un +6% per gli arrivi (stimati a 643 mila) e un +4,8% per le presenze (a quota 1,7 milioni). Bene anche la Campania con 3,1 milioni di arrivi (+6,6%) e 11,9 milioni di presenze (+4,1%) e il Trentino Alto Adige con 6 milioni di arrivi (+6,3%) e 26,5 milioni di presenze (+6,7%).Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero