​Gita fuori porta tra storia e natura a Trezzo sull’Adda

Ecomuseo Adda di Leonardo (foto di In-Lombardia)
Il bar “Al Lavatoio” è il luogo ideale per un tranquillo risveglio a Trezzo sull’Adda. Posizionato sull'argine del fiume, questo ambiente minimal mescola stile antico e...

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Il bar “Al Lavatoio” è il luogo ideale per un tranquillo risveglio a Trezzo sull’Adda. Posizionato sull'argine del fiume, questo ambiente minimal mescola stile antico e moderno; le sue vetrate che affacciano sul cortile interno e sull’acqua, permettono di scorgere cigni curiosi, mentre si gusta un buon caffè. Recuperato dai vecchi lavatoi comunali, il bar può essere il punto di partenza ideale per una passeggiata lungo il fiume, oppure per raggiungere la zona dei ristoranti e poi, ancora, delle case dei pescatori. Proprio accanto al locale, in alternativa, si può salire su un'imbarcazione e andare alla scoperta dell’incantevole paesaggio prealpino lacustre. A bordo di "Romulus" la navigazione sarà placida e rilassante tra la vegetazione e la fauna tipiche di questo angolo di Lombardia sospeso sull’acqua (http://www.navigareinlombardia.it/itinerari/parco-adda-nord-trezzo-d-adda/).

Lo scenario del “laghetto” di Trezzo, menzionato anche nel grande capolavoro di Alessandro Manzoni "I Promessi Sposi", è unico e sublime: la grande ansa del fiume è dominata dall’imponente mole del Castello Visconteo. Di origine longobarda, il maniero venne ampliato da Federico Barbarossa e, successivamente, dai duchi di Milano Visconti e Torriani. I resti attuali, composti dalle mura e dalla torre, risalgono al 1370, quando la struttura venne usata da Bernabò Visconti come residenza e prigione. Il ponte, a campata unica di 72 metri, era alto 25 metri: fu costruito su tre livelli per consentire il passaggio separato di carri e pedoni. Per i tempi, è da considerare un'opera di ingegneria notevole.

Oggi, ai piedi del castello si può ammirare la centrale idroelettrica "Taccani", voluta dall'industriale Cristoforo Benigno Crespi e progettata dall'architetto Gaetano Moretti. Capolavoro in stile Liberty, questa "cattedrale" dell'energia rimane una delle testimonianze più interessanti della Rivoluzione Industriale lombarda. Oltre a compiere un "salto" nella storia, a Trezzo si può vivere anche una giornata all’insegna dello sport, noleggiando una bicicletta e costeggiando il fiume Adda: dalla Rocchetta al traghetto di Leonardo, da Brivio alle chiuse Leonardesche, dal Ponte di Paderno ad Imbersago, in sella ad una bici ci si immergerà nei luoghi dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, a pochi passi da Bergamo e Milano. Unico nel suo genere, questo percorso vi lascerà a bocca aperta. Se ciò che lo caratterizza è la presenza dell’acqua, l'originalità del museo diffuso è data soprattutto dai segni impressi da Leonardo da Vinci nel territorio, quando vi soggiornò tra il 1507 e il 1513.


Il visitatore "su due ruote" incontrerà vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina, castelli medievali e rinascimentali, chiese, santuari, centrali idroelettriche, filatoi e opifici cotonieri di inizio secolo, e infine il villaggio operaio di Crespi, Patrimonio dell’Unesco. Il “viaggio” lungo il fiume sarà caratterizzato dal rumore armonioso dell'acqua, dai profumi intensi della natura e soprattutto dall'identità, dall'operosità e dalla passione delle comunità locali, che abitano un luogo che non ha lasciato indifferente neppure il genio di Leonardo. L’artista fiorentino studiò più volte Trezzo sull’Adda e lo riprodusse sia in schizzi e disegni custoditi nel Codice Atlantico, che come panorama dei suoi celebri dipinti conservati nei musei più importanti del mondo. Per info: www.in-lombardia.it. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero