E’ la regina del Baltico, e in lei si fondono due anime: quella antica, medievale a austera, e quella moderna e giovanile, proiettata al futuro. Benvenuti a Tallinn,...
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Fino al 3 novembre (dall’11 settembre), chi visita Tallinn la troverà location di eccellenza di esposizioni, eventi ed installazioni, grazie alla Tallinn Architecture Biennale, il festival internazionale di architettura organizzato dall'Estonian Centre for Architecture, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Il leit motiv di questa edizione, curata da Yael Reisner? "Beauty Matters: The Resurgence of Beauty": per stimolare tutti a riflettere sull’idea di bellezza, e non solo nel campo dell’architettura ovviamente. Giovani, artisti, studenti e turisti da tutto il mondo pullulano in questi mesi nella Capitale estone, usufruendo anche delle giornate di sole autunnali. <>, afferma Jaana Merasvuo, destination manager. Curiosando fra i tipici caffè nel cuore della città antica, non stupitevi se vedete passare ragazze vestite con gli abiti del Medioevo, appunto. Sono coloro che preparano le mandorle caramellate secondo antichissime ricette, e che lavorane nelle botteghe arredate proprio come negli anni del Medioevo.
Fra le cupole orientaleggianti delle cattedrali ortodosse e i bastioni che circondano Tallinn è bello perdersi nei negozi degli artigiani delle matrioske. Ogni matrioska, retaggio della cultura russa che permea la città (l’Estonia è un’ex repubblica sovietica), è come un piccolo “tesoro” a sé. Le più pregiate tra queste caratteristiche bambole di legno, il cui nome significa in russo “madre dei popoli” (e che rappresentano, appunto, le tante anime multiculturali della Russia), sono ambite da collezionisti di tutto il mondo e sono quelle che in ogni pezzo raccontano la parte di una favola, e dunque hanno i vari pezzi uno differente dall’altro nel decoro. Impossibile lasciare Tallinn senza visitare il caratteristico mercato della lana, ideale per giocare d’anticipo sull’inverno facendo scorta di plaid, cappelli, guanti e sciarpe con i tipico disegni estoni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero