Al centro dell’Umbria, a pochi chilometri da Assisi, Todi e Spoleto, sulle pendici delle sue colline, da secoli viene coltivato un vitigno che dà vita ad un’eccellente...
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Se il Sagrantino viene considerato un vitigno autoctono, sono varie le ipotesi riguardanti la sua origine. Alcuni lo ritengono infatti di provenienza spagnola, altri credono sia stato importato dall’Asia Minore dai primi frati francescani. Comunque, questa Docg contribuisce in larga parte ai meriti acquisiti dalla regione umbra come produttrice di vini pregiati, già conosciuti e consumati nel Rinascimento da papi e da governatori. Oggi, grazie all’attività di promozione territoriale dell’associazione 'Strada del Sagrantino', prenotandosi sul sito www.stradadelsagrantino.it, si potrà trascorrere un weekend o qualche giorno durante la settimana tra passeggiate culturali e tappe nelle cantine, nei frantoi, nei laboratori artigianali dei borghi incantati dove avviene la produzione del famoso vino.
Il primo giorno del tour sarà dedicato a Montefalco, noto come la “Ringhiera dell’Umbria”, per la sua suggestiva posizione rialzata sulla vetta di una collina, nel centro della vallata dei fiumi Clitunno, Topino e Tevere. Dopo una piacevole passeggiata alla scoperta di vicoli storici e bellissime chiese, come quelle di Santa Chiara e Sant’Agostino, si potrà visitare il famoso Complesso museale di San Francesco, con gli affreschi dipinti da artisti del calibro di Benozzo Gozzoli e del 'divin pittore', Il Perugino. Il pomeriggio si proseguirà con la degustazione di vino e olio in una cantina e in un frantoio della zona. Il secondo giorno sarà la volta di uno dei borghi più belli d’Italia, Bevagna, città romana prima e paesino medievale poi, per conoscere il mosaico delle terme romane, il teatro e le famose 'Gaite', il circuito dei mestieri medievali. Nella cartiera, nella cereria, nel dipintore e nel setificio si potrà apprendere come si lavoravano anticamente prodotti come la carta, la cera, la seta e come si dipingeva. A seguire, ci si concederà una nuova sosta in una cantina o in un frantoio della zona. Infine, il terzo e ultimo giorno, si tornerà ad esplorare il suggestivo territorio del Sagrantino, tra le magnifiche vedute panoramiche di Giano dell’Umbria, famoso anche per i suoi bellissimi ulivi secolari, e di Gualdo Cattaneo, con itinerari da percorrere in bici, a piedi, in vespa o in macchina.
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Il Messaggero