Due tra le low cost più famose e amate d'Europa, si adeguano alle restrizioni e ai divieti imposti dalla maggior parte dei Paesi dell’UE a causa della lotta alla...
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Ryanair aveva già lasciato la sua flotta a terra dallo scorso 24 marzo, assicurando però ai clienti con un biglietto in mano una comoda soluzione personalizzata. Continuerà a mantenere aperti alcuni collegamenti minimi per motivi di emergenza, ma in linea generale il 90 per cento dei voli sono stati cancellati. In più, è da poco arrivata conferma dell’estensione dei provvedimenti di un’altra settimana. Ad oggi, dunque, la programmazione degli operativi ridotti è certa fino al 9 aprile. Ryanair che disinfetta i propri aeromobili quotidianamente e garantisce la distanza di almeno un metro tra passeggeri, offrirà però collegamenti quotidiani o a cadenza settimanale da/per l'Irlanda e da/per il Regno Unito, per supportare i passeggeri e le loro famiglie ad affrontare le emergenze che potrebbero richiedere viaggi urgenti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
Easyjet, ha effettuato nei giorni scorsi più di 600 voli di rimpatrio e riportato a casa ben 45 mila persone. Oggi, però, ha dato lo stop alle partenze, lasciando a terra l’intera flotta di aerei a seguito delle limitazioni di viaggio, senza precedenti, di questo periodo tanto particolare. Completata l’ultima operazione di rientro ha deciso di comunicare la pausa, anche se qualche velivolo continuerà a decollare. EasyJet, infatti, non smetterà di «lavorare con gli enti governativi per effettuare ulteriori voli di rimpatrio qualora richiesto», mentre nessuna conferma per la piena ripresa delle tratte commerciali.
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Il Messaggero