Dal Colosseo ai borghi antichi, passando per i Sassi di Matera e i cammini secolari sulle tracce dei pellegrini. C’è già chi vuole definirlo come il Grand Tour...
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L’arte italiana continua a piacere. E a brillare come una stella fissa nel firmamento della cultura è sempre Roma, sulla forza attrattiva dei suoi monumenti che resistono nonostante il degrado che li assedia (la qualità del sistema-turismo nella Capitale, d’altronde, è una partita ancora aperta) registrando gli oltre 21 milioni di visitatori solo nel 2017, con una crescita vertiginosa di un +66% sul 2010. GLI INGRESSI Il Colosseo, non a caso, attrae masse di pubblico come il British Museum e il Prado messi insieme (chiudendo il 2017 con oltre i 7 milioni di ingressi). Poi c’è il Pantheon che da solo colleziona visitatori come tutto il Louvre parigino. E i Musei Vaticani (solo i più bontemponi insistono a vederli svincolati dalla realtà economica della Capitale) che macinano turisti come la National Gallery di Londra, superando il Centre Pompidou e il Reina Sofia messi insieme. I tesori d’Italia continuano a sedurre. Grandi e piccoli. Non foss’altro per un divo come George Clooney che avrebbe scelto Viterbo per avere un nuovo personale pied-à-terre ultra chic dove rilassarsi tra un ciak e l’altro.
E le cifre collezionate dai musei italiani nel 2017 restituiscono il bioritmo del turismo culturale italiano: oltre i 50 milioni di ingressi con incassi dai biglietti staccati che sfiorano i 200 milioni di euro, come precisano dall’ufficio statistica del Mibact. La differenza con il 2016 sta tutta in quel “tesoretto” di 5 milioni di visitatori in più e in quello scarto da 20 milioni guadagnati in più dalla cultura del Bel paese. E se la classifica del 2017 dei musei top d’Italia è ormai un classico, con il podio scolpito tra Colosseo, Pompei al secondo posto (con 3,4 mln), e gli Uffizi al terzo(con 2,2 mln), le sorprese nel mercato delle mete d’arte non mancano.
Ecco Matera, forte del suo titolo che la incorona nel 2019 capitale della cultura europea, e Napoli che guida la corsa al rialzo grazie soprattutto ai suoi gioielli culturali come il Museo archeologico nazionale guidato da un direttore ambizioso e innovativo come Paolo Giulierini, capace di mettere in campo un calendario di iniziative colte e popolari tali da attrarre file di pubblico ogni fine settimana.
Il Messaggero