Dai passeggini reali che venivano spinti da appositi inservienti alle sontuose carrozze per bambini trainate da pony o caprette, fino alla sconfinata collezione di ceramiche...
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Non sarà un museo e i due percorsi previsti dallo staff del Quirinale lo sottolineano confermando l'obiettivo di una narrazione non solo storico-artistica. Un viaggio dentro l'arte, ma anche la possibilità di leggere un bel pezzo della storia d'Italia e di comprendere insieme il funzionamento di una delle istituzioni politiche più importanti disegnata dai padri Costituenti. «Il Quirinale è un Palazzo vivo e vitale per la nostra democrazia, protagonista oggi come ieri della storia del Paese, e come tale costituisce a pieno titolo la Casa degli italiani», spiega il presidente Sergio Mattarella in un messaggio sul nuovo sito interattivo che permette di gustare un'anteprima virtuale di quella che sarà la visita vera e propria. E infatti in alcuni dei locali liberati dagli uffici si potrà ammirare una mostra sulla storia del Palazzo nel suo sviluppo storico-politico con sale che descrivono la residenza dei Papi, dei Savoia e dei dodici presidenti della Repubblica. Il tutto arricchito da libri, documenti editti e dal testo originale della Costituzione. Ma è l'intero Palazzo che si libera, prende aria e corpo, mostrando scorci fantastici attraverso un percorso che porterà il visitatore dalle antiche scuderie al piano terra e poi al piano nobile, attraverso gli splendidi giardini (ben quattro ettari) e le sue fontane. Impossibile almanaccare i nomi di tutte le sale che si attraversano senza soluzione di continuità: impossibile però non ricordare che si potrà ammirare la cappella Paolina dove oggi si svolgono concerti di musica da camera; lo studio del presidente dove riceve gli esponenti politici durante le consultazioni per la formazione del nuovo governo; il salottino Napoleonico dal gusto decisamente più moderno; la Biblioteca del Piffetti, vero e proprio gioiellino sabaudo; il Passaggetto di Urbano VIII finemente decorato con affreschi secenteschi; la scala elicoidale del Mascherino spericolata opera architettonica cinquecentesca. Certamente più divertente è segnalare alcune delle mille curiosità che verranno svelate: come il meraviglioso abito da ballo della regina Margherita cucito nella seconda metà dell'Ottocento con ricami in lamina d'argento e cristalli su seta o l'elegante servizio da dessert detto di «Umberto I». O la riuscita ricostruzione, grazie ai dettagli di un quadro, degli arredi della stanza che vide l'incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II nel 1879. Di grande effetto è «la vasella del Quirinale», cioè i locali dove sono raccolti in splendide vetrine d'epoca le porcellane, gli argenti e i cristalli. Il vasellame in realtà racchiude una collezione straordinaria di 38 mila pezzi delle principali manifatture europee del Settecento e dell'Ottocento.
La visita si chiude con un'ultima tappa da non perdere: le antiche scuderie papali.
Il Messaggero