Da Pizzo a Tropea, le meraviglie della Costa degli Dei

Tropea
L’estate 2020 è la grande occasione per rivalutare le bellezze della nostra Italia, specialmente attraverso i borghi. Oggi vi portiamo alla scoperta della costa...

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L’estate 2020 è la grande occasione per rivalutare le bellezze della nostra Italia, specialmente attraverso i borghi. Oggi vi portiamo alla scoperta della costa tirrenica della Calabria, nel tratto compreso fra Pizzo e Tropea. Benvenuti nella Costa degli Dei, dove mitologia, storia, arte e natura spettacolare si miscelano in magica alchimia. I Greci arrivarono in Calabria nell’VIII secolo avanti Cristo, e l’influenza greca è ancora viva nelle leggende e nelle tradizioni popolari di questi luoghi. Un vero e proprio “giardino sul mare” dove si passa in un attimo da verdi rilievi montuosi alle mille sfumature di blu del Mar Tirreno.

 


La nostra prima tappa è Pizzo, pittoresco paese che ha il suo cuore pulsante proprio nel borgo antico dei pescatori (originario del Duecento), dedalo di vicoli e viuzze da cui si ammira uno dei tramonti più belli della Calabria, con lo Stromboli che si staglia all’orizzonte. Pensate che il tramonto sullo Stromboli è candidato a diventare patrimonio dell’Unesco per la bellezza dei suoi colori, che vanno dall’arancio al rosa intenso. Piazza della Repubblica è il “salotto” del paese: qui sono ben 12 le gelaterie artigianali che servono il caratteristico “tartufo”, dessert gelato rinomato nel mondo intero. Il castello, che è il simbolo di Pizzo ,è intitolato a Gioacchino Murat (che fu re di Napoli e cognato di Napoleone), il quale fu ucciso proprio tra queste mura. Le origini del maniero risalgono al Quattrocento, come fortezza aragonese. Da Pizzo ci spostiamo in direzione di Tropea. Una Tropea che quest’estate, per via della pandemia del Covid19, appare insolitamente deserta, ma che ha tanta voglia di riaprirsi al turismo e in questi giorni è stata meta di travelbloggers, wedding planners e fotoreporters da ogni parte del mondo (dalla California al Brasile) grazie al progetto Undiscovered Italy Tours ideato da Daniela Corti, con il patrocinio dell’Enit e della Camera di Commercio di Vibo Valentia. Tropea, infatti, è anche fra le wedding destinations più amate dagli stranieri che desiderano sposarsi in Italia o trascorrere la loro luna di miele nell’affascinante “giardino mediterraneo” calabrese. Il centro del borgo, piazza Ercole, vede derivare il suo nome dalla leggenda che proprio qui si fermò Ercole per riposare da una delle sue sette fatiche. Il nome della cittadina potrebbe derivare da “Triumphea”, per sancire il trionfo di Roma su Cartagine. Proprio nei pressi di Tropea c’è la Baia delle Sirene, il tratto di costa pieno di grotte marine descritto nell’Odissea di Omero. Passeggiando fra le stradine del borgo antico, a picco su un massiccio tufaceo sul mare, la cipolla rossa (marchio IGP dal 2002) per cui Tropea è famosa nel mondo, trionfa ovunque. E nei tipici ristoranti del luogo viene servita in ogni modo, anche caramellata come antipasto. Una vera prelibatezza locale è la marmellata di cipolla rossa, e si dice che le nonne utilizzassero queste cipolle dolci anche per combattere il prurito delle punture di api o meduse. Nelle immediate vicinanze di Tropea merita una tappa Villa Paola, antico convento con chiostro del 1470, oggi riconvertito in resort di lusso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero