Pescocostanzo, il paradiso dei fuoripista in Abruzzo è qui

Freeride a Pescocostanzo
C’è un angolo d’Abruzzo, in questi giorni, che è capace di ricordare il Canada. Quando la neve è abbondante, invece di emanare divieti, i...

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C’è un angolo d’Abruzzo, in questi giorni, che è capace di ricordare il Canada. Quando la neve è abbondante, invece di emanare divieti, i responsabili degli impianti di Pescocostanzo scelgono semplicemente di non batterla, almeno su una parte delle piste.


Il risultato si vede. Gli appassionati del freeride, delle discese in neve polverosa, arrivano dall’Abruzzo, dal Lazio e anche da più lontano. Le loro foto postate sui social attirano altri sciatori esperti, che scappano per qualche giorno dalle Alpi dove la neve, fino a qualche giorno fa, era ben poca.

Certo, a Pescocostanzo non c’è solo il fuoripista. Sui tracciati di Vallefura, che scendono verso il paese, di solito si scia su neve ben battuta. Per chi cerca caroselli più vasti, basta mezz’ora per raggiungere le seggiovie e le decine di piste delle Toppe del Tesoro e del Pratello, tra Rivisondoli e Roccaraso.

Con brevi trasferimenti, da Pescocostanzo (ma gli habitué la chiamano semplicemente “Pesco”) si arriva anche a Campo di Giove e alla sua splendida pista nera. Chi cerca una neve tranquilla può raggiungere il Bosco di Sant’Antonio, con i suoi faggi secolari, e sbizzarrirsi sui tracciati per il fondo.

Con le ciaspole, ideali quando la neve è abbondante, si possono compiere brevi passeggiate, oppure salire verso il crinale del Porrara, la vetta più meridionale della Majella.  

Una passeggiata nel centro di Pescocostanzo permette di scoprire la splendida collegiata barocca di Santa Maria del Colle, affiancata da palazzi e da case sorti a partire dal Cinquecento, quando la pastorizia transumante portava la ricchezza sugli altopiani.

“Qui sui gradini di pietra, come guardiani dei sogni / ci sono i vasi di fiori, un vaso per ogni gradino” ha scritto il poeta russo Evgenij Evtushenko, nel 1997, al termine di un soggiorno nel borgo.

Ma poi, in questa stagione, c’è la neve. “Non siamo dei pazzi, vediamo cosa si fa sulle Alpi, sappiamo che la neve abbondante può essere una risorsa” spiega Fausto Tatone, responsabile della Pescocostanzo Mountain Resort.

Grazie al suo impegno, da due anni, “Pesco” propone attività per ragazzi e famiglie, e altre per i visitatori più sportivi. “Le giornate dedicate al freeride non possono essere previste. Il 5 gennaio, con molta neve fresca, non abbiamo battuto le piste più alte, creando un comprensorio speciale. Quando ci saranno le condizioni lo rifaremo” conclude Tatone.

Per muoversi in neve fresca, però, occorre conoscere l’ambiente e le tecniche di soccorso. Sabato 16 febbraio, la stazione abruzzese propone il programma “Staysafe”, diretto dalla guida alpina Gino Perini.


Si inizia alle 10 con una lezione teorica, ci si applica per due ore alla ricerca con l’ARVA, l’apparecchio elettronico che serve a individuare i dispersi. Poi, sempre seguendo la traccia di Perini, ci si può sbizzarrire con il freeride. Il corso costa solo 15 euro. Attenzione, i posti sono pochi!   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero