Parigi, Christo è pronto a “impacchettare” l’Arco di Trionfo

Parigi, Christo è pronto a “impacchettare” l’Arco di Trionfo
L’Arc de Triomphe è il prossimo monumento che Christo è pronto a “impacchettare”. L’artista bulgaro, noto per le installazioni particolari e...

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L’Arc de Triomphe è il prossimo monumento che Christo è pronto a “impacchettare”. L’artista bulgaro, noto per le installazioni particolari e uniche nel suo genere presenterà al mondo l'iniziativa solo ad autunno 2020, ma l’annuncio ufficiale è stato dato e la macchina dei preparativi è già scattata. In collaborazione con il Centre Pompidou e il Centre des monuments nationaus (CMN) realizzerà a Parigi un’opera visitabile per due settimane, dal 19 settembre al 4 ottobre.

 
Le curiosità e i numeri

“L’Arco di Trionfo impacchettato” (Progetto per Parigi, Place de l’Étoile – Charles De Gaulle), richiederà 25mila metri quadrati di tessuto riciclabile in polipropilene blu-argento e 7mila metri di corda rossa. L’effetto sarà certamente incredibile e la data prescelta non è proprio casuale. Mentre il lavoro prenderà forma, infatti, dal 18 marzo al 15 giugno 2020, sarà visitabile una grande mostra al Centre Georges Pompidou, che racconta il periodo parigino di Christo e Jeanne-Claude (uniti nella vita e nel progetto artistico) dal 1958 al 1964. Non mancherà la storia dell’evento Le Pont-Neuf impacchettato (Progetto per Parigi 1975-1985).

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Perché avvolgere un edificio pubblico

L’idea dei due coniugi è arrivata proprio dopo l’incontro nella capitale francese e da quel momento, ricoprire le costruzioni note è diventata quasi una missione. Erano gli anni in cui Christo abitava proprio a due passi dall’Arco di Trionfo e studiò a lungo il monumento non facendosi mancare nemmeno un fotomontaggio in cui lo confezionava come fosse un meraviglioso cadeau. Ora, finalmente, il suo sogno diventa realtà. Nel periodo in cui sarà visitabile e mentre saranno in corso i lavori, lo spazio sotto l’Arco che si affaccia sulla lastra sacra dove la Fiamma della Nazione brucia in modo permanente dal 1923 davanti alla tomba del Milite Ignoto, sarà interamente libero.
 
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Il Messaggero