Al parco, ma senza lo smartphone: l'idea di un Comune del Palermitano

Al parco, ma senza lo smartphone: l'idea di un Comune del Palermitano
Un tempo si passeggiava in compagnia di qualche conoscenza di quartiere, cercando angoli di verde nelle grandi metropoli dove tutto corre frenetico e raccontandosi le...

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Un tempo si passeggiava in compagnia di qualche conoscenza di quartiere, cercando angoli di verde nelle grandi metropoli dove tutto corre frenetico e raccontandosi le difficoltà e le gioie del vivere quotidiano. I bambini, nel frattempo, giocavano tra di loro, diventando supereroi di avventure che avrebbero ricordato a lungo. Oggi tutto passa da internet e dalle nuove tecnologie e seppure Palermo è all’avanguardia in questo senso, si prepara a creare uno spazio dove dichiarare guerra agli smartphone. Un esperimento sociale sicuramente unico, insomma, visto il periodo di iper connessione generale. In città, anzi nella provincia, dunque, sorgerà un parco giochi dove i moderni telefonini non potranno entrare e sarà finalmente tempo di tornare a parlare, guardarsi negli occhi e accorgersi di nuovo che il mondo è a due passi e non serve attraversarlo costantemente attraverso le news bombardate in rete.


Vieni al parco, posa il telefono!

Un gruppo di genitori di Balestrate, non lontano dal capoluogo siciliano, ha proposto l’idea e per far partire i lavori servono circa 80mila euro. Il terreno individuato è quello vicino a una scuola elementare e già più di metà della somma è stata raccolta, tanto che si calcola che a breve verrà posata la prima pietra. L’idea è che l’iniziativa possa essere copiata altrove, anche perché si tratta del primo caso al mondo di questo tipo e saranno previste pesanti multe a chi accede allo spazio tentando di chattare o di usare i social.

L’idea, il progetto

Alla fine del 2017 un comitato di genitori ha pensato di regalare ai figli un’esperienza duratura considerata ormai fuori dal normale: imparare a ritrovarsi lontani dagli schermi. In più il vecchio parco era sempre devastato da atti vandalici e mai fruibile. Insieme hanno pensato di avviare una raccolta fondi che coinvolge enti pubblici e privati, con azioni mirate di crowdfunding. Quello nuovo sarà visitabile da tutti e avrà alberi, una pavimentazione con erbette naturali, panchine, gazebo in legno, illuminazione a energie solari e, ovviamente, piccole giostre. All’ingresso sarà sistemato un armadietto per depositare telefoni, tablet e ogni dispositivo elettronico e poi ci sarà un cronometro pronto a segnare quanti minuti si riesce a liberarsi dalla tecnologia.

Bando alla tecnologia, viva la socialità


Quando il parco sarà inaugurato, resterà attiva una raccolta fondi permanente con donazioni libere dei visitatori per mantenere l’area. La speranza è di mostrare la bellezza del vivere in gruppo senza un oggetto che ormai ha invaso la vita di tutti noi e ci fa dimenticare degli altri e di noi stessi.
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Il Messaggero