Pantheon, tesoro non sfruttato: record di visitatori ma è gratis

Pantheon, tesoro non sfruttato: record di visitatori ma è gratis
Il Pantheon, un tesoro non sfruttato. Il tempio voluto da Augusto e restaurato da Adriano, attrae folle di appassionati, ma perde risorse economiche, visto che non avrà...

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Il Pantheon, un tesoro non sfruttato. Il tempio voluto da Augusto e restaurato da Adriano, attrae folle di appassionati, ma perde risorse economiche, visto che non avrà più il biglietto d'ingresso da 2 euro. Un tesoretto non da poco, visto il trend di visitatori che il monumento ha registrato negli ultimi tre anni. Prima, si giocava il trono di spade della cultura capitolina col Colosseo. Ora l'impennata fa la differenza con la casa dei gladiatori.


Con quasi 9 milioni di visitatori da tutto il mondo, stiamo parlando di un tesoretto ideale di 16-18 milioni di euro, che sarebbero finiti ogni anno nelle casse del museo con l'entrata in vigore del nuovo ticket (cifra quanto mai simbolica). In realtà, i fondi sarebbero volati nelle casse del Polo museale del Lazio, che ha la responsabilità del Pantheon (visto che non è un'istituzione a gestione autonoma). Ma quello che è sicuro è che le risorse avrebbero sostenuto in parte tutela e valorizzazione del monumento, fondi preziosi soprattutto per la manutenzione dell'edificio. Con interventi richiesti anche dal Vicariato. Senza dimenticare che anche il Pantheon avrebbe dovuto destinare la sua quota del venti per cento al fondo di solidarietà dei musei statali (soldi utilizzati dal Mibac per progetti a sostegno del patrimonio).

E sì che di nuova accessibilità parla lo stesso ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli: «Stiamo lavorando al miglioramento della qualità dell'offerta culturale e alla predisposizione di nuovi percorsi di visita». Tradotto, l'obiettivo di Bonisoli è di rendere visitabili alcune parti del monumento rimaste sempre chiuse. Obiettivo, quello del ministro, ambizioso e suggestivo.

L'ACCORDO

Il debutto del biglietto a 2 euro era stato annunciato, da accordi tra l'ex ministro Dario Franceschini con il Vicariato, per il 2 maggio scorso. Poi era slittato di un mese per attendere l'esito della formazione del governo. E nei mesi successivi era rimasto congelato, in attesa della nomina del suo nuovo direttore. Proprio un anno fa veniva firmata la convenzione per attivare il nuovo sistema di bigliettazione (sull'accordo c'erano le firme del direttore generale Antonio Lampis e del Camerlengo monsignor Angelo Frigerio). Ma solo pochi giorni fa l'annuncio ufficiale del cambiamento di rotta. E il monumento superstar resta gratuito. Il ministro Bonisoli ha deciso di soprassedere sul ticket che aveva animato un valzer di polemiche politiche, dando sponda ai reclami del Campidoglio. Nell'attesa dell'insediamento del nuovo direttore, il giovane archeologo Luca Mercuri (la data prevista è il prossimo 7 gennaio), il ministero dovrà ora garantire in termini economici l'impegno alla tutela. Conti alla mano, la firma di Bonisoli fa perdere allo Stato parecchi milioni di euro. Al nuovo direttore, ora, il compito di affrontare un rilancio del sito, ma senza poter contare sulle risorse del tesoretto. La sfida è aperta.

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Il Messaggero