New York City è da sempre un riferimento per la cultura LGBTQ. Nel corso degli anni ha accolto turisti di qualsiasi orientamento sessuale ed età, provenienti da ogni...
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Per non dimenticare il 2019 è stato dichiarato “Year of Pride” (l’anno del Pride): il WorldPride si svolge a giugno (dal 25 al 30), giusto in concomitanza con l’anniversario dei moti di Stonewall. È la prima volta in assoluto di un Pride sul suolo statunitense e sono previsti qualcosa come 4 milioni di visitatori. «Abbiamo denominato il 2019 come “Year of Pride” per celebrare il WorldPride e Stonewall 50 e per dare un riconoscimento alla vivace comunità LGBTQ di New York City - dichiara Fred Dixon, presidente e CEO di NYC & Company -. Accanto agli eventi più iconici in programma a giugno, vogliamo mettere in evidenza le numerose iniziative culturali che saranno proposte dalle diverse istituzioni newyorkesi nel corso di tutto il 2019».
Tra i tanti appuntamenti, assolutamente da non perdere la mostra “Art After Stonewall, 1969–1989”. Presentata in due sedi distinte dal 24 aprile al 20 luglio (alla NYU’s Grey Art Gallery e al Leslie-Lohman Museum di Manhattan), “Art After Stonewall” è la prima esposizione che analizza l’impatto del movimento per i diritti civili LGBTQ sul mondo dell’arte. Sono esposte oltre 150 opere d’arte e materiali di artisti come Nan Goldin, Holly Hughes, Robert Mapplethorpe, Tim Miller, Catherine Opie e Andy Warhol, al fianco di creazione di artisti che hanno interagito con la subcultura.
www.nycgo.com/year-of-pride
Art After Stonewall, 1969–1989
dal 24 aprile al 20 luglio
www.leslielohman.org/project/art-after-stonewall/
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Il Messaggero