Trentino, le sfide della vendemmia 2023 superate con innovazione e artigianalità

Le sfide della vendemmia 2023 superate con innovazione e artigianalità
Settembre profuma già d’autunno e di vendemmia nel cuore del Trentino, dove Cavit, consorzio che riunisce 11 cantine del territorio collegate a oltre 5.250...

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Settembre profuma già d’autunno e di vendemmia nel cuore del Trentino, dove Cavit, consorzio che riunisce 11 cantine del territorio collegate a oltre 5.250 viticoltori, sta cogliendo i frutti di un intenso anno di lavoro. Un 2023 pieno di sfide, che ha messo in luce più che mai i punti di forza del metodo del Gruppo vitivinicolo, nel suo impegno verso la sostenibilità e la ricerca d'avanguardia. Un orientamento imprescindibile, oggi, per affrontare le incognite del cambiamento climatico.

La vendemmia italiana

Nel contesto di una stagione vinicola che in molte regioni d’Italia sta affrontando maggiori difficoltà rispetto all’anno scorso, a causa dei fenomeni climatici eccezionali che hanno colpito di recente la penisola, le coltivazioni in Trentino hanno tenuto bene, beneficiando soprattutto di alcune escursioni termiche favorevoli alla maturazione ottimale dei grappoli. Si prospetta un'annata promettente, soprattutto per la qualità delle uve destinate alla produzione di spumante. “La vendemmia 2023, in una parola, può essere descritta come sfidante”, spiega Fabrizio Marinconz, enologo Cavit. “Però siamo già a buon punto; le nostre basi spumante sono quasi tutte pronte, siamo in procinto di concludere la vendemmia delle uve bianche e continueremo anche a ottobre con le uve rosse. In Trentino il territorio impone una vendemmia lunga, ma ad oggi, possiamo sicuramente affermare che abbiamo ottime aspettative sui vini base Trentodoc”.

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Il Messaggero