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Con i suoi 4.109 ettari di Parco, la Riserva Naturale Regionale del Lago di Vico, con il lago omonimo di origine vulcanica, è senza dubbio una delle aree protette più affascinanti del Lazio e dell’Italia Centrale. La meta ideale per chi ama trascorrere una giornata “via dalla pazza folla”, a contatto con meravigliosi boschi (ricchi di sentieri adatti anche ai camminatori non esperti) e alla scoperta di borghi che rappresentano eccellenze artistiche ma anche enogastronomiche.
Lago di Vico, il paradiso degli escursionisti e dei gourmet
Una giornata al Lago di Vico può essere una gradevole occasione per fare una passeggiata nella natura incontaminata, tra grotte naturali e maestose faggete. Una full immersion nel verde a solo un'ora da Roma, ideale per sperimentare il “forest bathing” e la “tree therapy”, allenando il corpo e rilassando la mente, sulla scia della tendenza che arriva dai grandi parchi statunitensi e canadesi. E per finire in bellezza la giornata ci si può concedere una sosta gourmet a San Martino del Cimino, splendido borgo noto per le sue castagne e i funghi porcini, ma non solo.
1. Come nel film Il Signore degli Anelli: camminare nella Faggeta di Monte Venere
La Faggeta di Monte Venere, nel comprensorio dei Monti Cimini, è uno degli itinerari più suggestivi e panoramici che il Lago di Vico offre agli amanti della natura, dell’hiking e del trekking.
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2. Calarsi con la fune alla scoperta del Pozzo del Diavolo
Per chi ama cimentarsi in esperienze più “adrenaliniche” ed ha già esperienza di escursionismo, una delle esperienze più affascinanti da fare, nel comprensorio del Monte Venere, è la calata all’interno della grotta naturale denominata Pozzo del Diavolo, discesa che avviene attraverso una corda che troverete già fissata in loco. Questo è un sito dal fascino unico nel suo genere: si tratta infatti della più ampia cavità naturale del Lazio e dell'unica grotta di genesi vulcanica del Regione. Una voragine inserita all’interno di una colata lavica, originatasi proprio in forza dell'assestamento del flusso lavico, dalla colata di lave alcaline. Queste lave, infatti, sono fluide e scorrono velocemente: si raffreddano presto in superfice, mentre gli strati più profondi scorrono più a lungo e vanno a creare condotti sotterranei che danno vita a grotte come il Pozzo del Diavolo. Dal sito si ammira uno dei panorami più affascinanti del Lago di Vico.
3. Assaggiare i lombrichi all'ortica a San Martino al Cimino
Uno dei borghi più suggestivi dell’area del Lago di Vico è senz’altro San Martino al Cimino: la sua imponente “porta urbica” fu disegnata dal Borromini. Il paese, le cui punte di diamante sono l’Abbazia Cistercense dell’XIII secolo e Palazzo Doria Pamphilji, è definito “borgo aereo” ed ha una particolare conformazione urbanistica la cui pianta ricorda un’ellissi. Qua, nelle numerose trattorie e osterie che costellano i vicoli del cuore del centro antico, oltre alle famose castagne e ai funghi porcini, si possono degustare i lombrichi all’ortica, caratteristico primo piatto di pasta fatta in casa. Ma le paste tipiche “home made”, che possono essere servite con vari tipi di sugo o condimento, non finiscono qui, e tra i piatti del borgo non si possono dimenticare le Alocche, le Panzanare, le Mezzaiole e gli Scialatielli con olio extravergine di oliva, pecorino e basilico.
Il Messaggero