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Proprio come il Vesuvio fece con Pompei, il deserto iraniano è riuscito a conservare i resti di Shahr-i Sokhta, "la città bruciata". Un gruppo di archeologici e specialisti italo-iraniano ha condotto degli scavi per la riscoperta della "Pompei d'Oriente", qualificandola come un vero e proprio ponte di collegamento tra civiltà nell'Età del Bronzo. Il risultato è frutto di una stretta collaborazione italo-iraniana. Una collaborazione portata avanti dall’Iranian Center for Archaeological Research e dall'Università del Salento.
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Il Messaggero