Gran Sasso, non solo sci: arriva il Festival della montagna

Gran Sasso, non solo sci: arriva il Festival della montagna
Torna, dopo oltre due anni di assenza, il Festival della Montagna dell’ Aquila, la più importante rassegna d’Abruzzo e dell'intero Appennino dedicata...

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Torna, dopo oltre due anni di assenza, il Festival della Montagna dell’ Aquila, la più importante rassegna d’Abruzzo e dell'intero Appennino dedicata all’alpinismo e alla montagna. Dal 14 al 16 dicembre, nel Parco e nell’Auditorium del Castello, ma anche sui pendii innevati del Gran Sasso, la Winter Session del Festival comprenderà incontri, proiezioni, presentazioni di libri e dibattiti. Verranno proposte anche attività sportive all’aperto (mountain-bike, arrampicata, slackline), e uscite in montagna accompagnate da guide alpine e altri esperti. L'evento, ideato dall'associazione Gran Sasso Anno Zero, è realizzato e finanziato dal Comune dell' Aquila attraverso il Comitato Festival della Montagna, ed è stato reso possibile da contributi della Fondazione Carispaq e del programma Restart.


«Il Festival della Montagna è una delle iniziative, al pari dei Cantieri, della Perdonanza, del Festival Jazz e di Sharper, che vogliamo continuare a sostenere. Il Gran Sasso è un tesoro da godere 365 giorni all’anno» sostiene il sindaco Pierluigi Biondi. «Con la Winter Session torniamo a mettere al centro le nostre montagne, con un focus sugli sport e il turismo della neve. Con questo evento vogliamo già lanciare l’edizione 2019 del Festival, che si terrà all’inizio di ottobre».

Il programma completo dell’evento non è ancora stato comunicato. L’evento-clou per gli appassionati di alta quota sarà l’incontro, sabato 15 alle 20.30, con gli alpinisti Nives Meroi e Romano Benet, la prima coppia a completare, nel 2017, la collezione dei 14 “ottomila” della Terra. L’impresa, durata quasi vent’anni, è stata compiuta senza mai usare bombole di ossigeno o portatori d'alta quota, e si è conclusa sugli 8091 metri dell’Annapurna. La Meroi, che è anche una scrittrice raffinata, ha dedicato il bellissimo “Non si lascerò aspettare”, pubblicato nel 2016 da Rizzoli, alle ultime spedizioni e alla grave malattia del marito. Alle 22, concluderà la serata la proiezione di “Magic Alps”, di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi. Un film dedicato alla storia vera un pastore afghano arrivato come profugo in Italia insieme alla sua capra. Tra i protagonisti è Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.


Domenica 16 dicembre, dopo la presentazione di libri come “Salire con Stefano Zavka” di Lorenza Moroni e “Gran Sasso, memorie di roccia e di neve” di Luca Angeletti, si torna al grande alpinismo con una conferenza di Claudio Arbore sulle cascate di ghiaccio dell’Appennino. Segue l’intervista pubblica all’alpinista romano Pierluigi Bini, apritore di vie che hanno fatto storia sulle pareti del Gran Sasso. A concludere la manifestazione sarà l’incontro con l’austriaco Hansjörg Auer, uno dei migliori alpinisti contemporanei, autore di grandi exploit sulle Alpi e sulle montagne del mondo. Dopo la sua conferenza, dal titolo “I nuovi orizzonti dell’alpinismo”, si potrà assistere alla proiezione del film “Still Alive”, che racconta il salvataggio di due alpinisti austriaci, mezzo secolo fa, sulle pareti di roccia e ghiaccio del Monte Kenya. Il protagonista del film è lo stesso Hansjörg Auer. Il regista è Reinhold Messner, che dopo aver compiuto le sue ascensioni himalayane, e aver allestito e aperto i suoi sei musei della montagna, ha scelto di dedicarsi al cinema. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero