Dite Danimarca e turismo gourmet e vi verrà in mente la nuova cucina scandinava e la birra. Vero, ma impreciso. Perché Copenaghen, così come Aarhus (la...
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Ecco la mappa degli indirizzi più cool (e guarda il video reportage).
COPENAGHEN
Il cocktail bar in un albergo non è certo una novità. Anzi. Ma se nei drink protagonisti sono fermentati, verdura ed erbe selvatiche è tutta un’altra storia. Succede nei bar dell’Hotel Ottilia e dell’Hotel SP34, che vi suggeriamo non solo per la qualità dell’offerta, ma anche per l’originalità dell’ambiente e quartiere.
COCKTAIL BAR NEGLI HOTEL
OTTILIA COCKTAIL BAR
Per chi ama le nuove architetture la zona da tenere d’occhio è il Carlsberg District, ex quartiere industriale in fase di riqualificazione che in molti scommettono diventerà il nuovo cuore di Copenaghen.
Due i cocktail bar, uno al piano terra e uno, dotato di ampia terrazza, sul rooftop. Si bevono signature creativi low alcol, classici con distillati di qualità e, soprattutto, svariati tipi di Gin Tonic.
SP34 COCKTAIL BAR
E poi c’è il Quartiere Latino di Copenaghen, meta imprescindibile per gli amanti della vita notturna e del bere miscelato. Ci sono locali di ogni tipo, tanto che è difficile orientarsi nella scelta.
Se desiderate un drink di qualità in un clima di relax, una buona soluzione è il bar dell’Hotel SP34, che oltre ai classici propone una selezione di signature nel segno della bassa gradazione alcolica e, in particolare, una vasta scelta di drink fizzy (ovvero long drink con tonica o ginger beer) e di Porto drink.
Ampia pure la scelta di birre e vini da accompagnare con gli hamburger di Cock's and Cows preparati con ingredienti bio. E chi ha voglia di cucina locale può optare per il ristorante Väkst, con un simpatico giardino urbano.
STREET BAR
Dai bar degli hotel agli street bar: due must del panorama mixology di Copenaghen: il Balderdash, aperto nel 2015 e inserito tra i 50 Best Cocktail Bar of The World, che ha appena lanciato una drink list di ice cocktail tra cui il Banana Split con rum, banane caramellate e sale aromatizzato alla betulla e il Brønnum, un locale elegante celebre per i drink equilibrati preparati con prodotti di qualità.
AARHUS
Non c’è lusso senza etica. È il principio che ispira i cocktail bar di Aarhus. Che sono solidali e green.
Ma andiamo con calma.
NEL QUARTIERE LATINO
Bar Plata
Un tour bar che si rispetti non può trascurare il Bar Plata cocktail bar e dining inaugurato da poco dal barchef Vince Nielsen e dallo chef Anders Holm. Qui green, low alcol e pairing si danno appuntamento. La lista si articola in sette classici, tra cui Negroni, Manhattan e Margarita, sei Gin Tonic, 11 green signature e due virgin drink.
VISTA CANALE
Sidewalk
Se volete gustarvi un aperitivo o un dopocena sulla riva del canale, la scelta è infinita. Ci sono restaurant cocktail bar di ogni genere: di cucina regionale, internazionale, italiana, etnica.
Se siete interessati ai piatti locali, il Sidewalk è un nordic bistrot di cucina scandinava genuina, con porzioni sincere, accompagnate da buoni vini e cocktail.
Rømer
Si respira aria di Latino America al Rømer, senza dubbio il miglior cocktail bar sul canale. La cucina di stampo sud americano fusion rimane aperta fino alle 22 e, venerdì e sabato, fino a mezzanotte. Ospitato in un palazzo del 1895, Rømer è un vero e proprio approdo per chi ama la cucina latina.
Si bevono cocktail classici del Sud America, dal Margarita al Pisco Sour, e si mangiano tapas come la gustosa carne con chili, ovvero un tacos con brasato di manzo, fagioli neri, cumino, panna acida, guacamole. Frutta e verdura sono rigorosamente bio.
RAA
Appena ai margini della zona pedonale, il RAA è il cocktail bar del Radisson Hotel di Aarhus.
In carta, sei signature, come il Red Sorrel, realizzati con liquori o prodotti danesi (come l’akvavit), un’ampia selezione di gin e toniche e una selezione di classici a base di distillati premium. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero