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La situazione dei viaggi
Un nuovo studio di ByTek, agenzia di performance marketing in collaborazione con Parchi Permanenti Italiani, ha realizzato una ricerca in tema e i risultati non sono stati confortanti. Nel travel le ricerche sono diminuite della metà rispetto al 2019 e del meno 37 per cento rispetto a febbraio. Persino l’interesse, sempre molto alto per ecoturismo, enogastronomia e vacanze di nicchia sembra essersi spento in modo netto.
I dati
Ad oggi non ci si sente comunque tranquilli a spostarsi e, quindi, non basterà probabilmente rimuovere il blocco totale per ridare nuova vita a viaggi e vacanze. Altrettanto certo è che nei prossimi mesi, saranno tanti coloro che sceglieranno di restare in Italia, anche se dovesse essere possibile allontanarsi. Nello specifico, a marzo sul web l’attenzione per il settore è calato pure riguardo a bus & rail e car rental & taxi services, con una diminuione di circa il 60% rispetto a marzo 2019. A seguire ci sono tour operator e agenzie di viaggio, viaggi organizzati e crociere, con cali che oscillano dal 56,5% al 54,6%. Non va meglio per i viaggi aerei con una percentuale che va da meno 50 a meno 46 per cento.
Altri settori in calo
Riguardo agli sport invernali la flessione è del meno 6,5 per cento, mentre per i parchi di divertimento siamo a meno 65,85%. E poi, per i giardini zoologici e gli acquari la flessione è del meno 60,28%, piuttosto alta rispetto al marzo 2019 e, infine, per spiagge e isole si parla di meno -49,01% e per gli edifici storici di un -44,78%.
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Il Messaggero