Carnia Dream, montagne incantate da scoprire su due ruote

Carnia (credits M. Verin)
Il Giro d’Italia ha svelato le sue bellezze con le tappe che vi si sono disputate, come la mitica salita dello Zoncolan. Tra torbiere, radure, mulattiere e boschi di montagna...

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Il Giro d’Italia ha svelato le sue bellezze con le tappe che vi si sono disputate, come la mitica salita dello Zoncolan. Tra torbiere, radure, mulattiere e boschi di montagna della Carnia, in Friuli, gli appassionati delle due ruote potranno davvero divertirsi, grazie ad una fitta rete di sentieri "a portata di pedalata".






Dal Ravascletto al Curiedi, in bici tra panorami mozzafiato: regno della natura incontaminata, dai paesi di fondovalle alle vette dei suoi monti, i percorsi che attraversano la Carnia sono ben segnalati e riescono a soddisfare ogni livello di preparazione. L’itinerario di Curiedi, vicino a Tolmezzo, si snoda tra la torbiera e le stradine di montagna bordeggiate dai rifugi: percorrendolo, si raggiunge Malga Croce, a oltre 1200 metri di altitudine (preparatevi ad una lunga discesa piuttosto impegnativa, per tornare indietro). Se si vuole godere di una vista panoramica spettacolare, meglio optare per le vie sterrate che da Forni di Sopra salgono fino a Rifugio Giaf, che si trova a 1400 metri. Consigliata per i bikers alle prime armi è invece la 13 chilometri, tra fitti boschi e prati verdi, nota come “Ravascletto”.



Lo Zoncolan, il percorso per i più sportivi: è il simbolo del ciclismo internazionale e la salita più dura d’Europa (il monte vanta nelle recenti edizioni del Giro d’Italia ben cinque arrivi di tappa). Raggiungibile sia da Sutrio che da Ovaro, questa vetta della Carnia è la meta più ambita dagli amanti delle due ruote. A fare gola ai bikers più allenati, c’è anche la famosa Panoramica delle vette, che si sviluppa lungo 35 chilometri (di cui il 75% su strada asfaltata) e raggiunge i 1929 metri d’altezza nei pressi di Punta di Soffrucella.



Cicloturismo per chi ama la pedalata slow: in Carnia sono molti gli anelli turistici alla portata di chi è meno sportivo o delle famiglie con bimbi al seguito. Uno dei percorsi più facili, con solo un piccolo tratto in salita, è “L’Anello della Val Degano”, che inizia a Villa Santina (da non perdere il Santuario della Beata Vergine). Un altro itinerario senza particolari dislivelli è quello “Alle Pendici del Monte Col Gentile”. Percorrendolo, si seguirà il corso del torrente Degano. Tra le soste consigliate, la località di Applis, con il Museo del Legno, la segheria veneziana e la Chiesa di S. Martino di Cella, una tra le più antiche testimonianze di basilica paleocristiana. Poco impegnativo è anche “Il Canale di San Pietro”, con le sue belle vedute panoramiche: tra le tappe più interessanti, l’antica pieve di Santa Maria Maddalena e il sito archeologico di Col di Zuca a Invillino. “L’Anello della Val del But” è un’alternativa altrettanto valida e accessibile a tutti: lungo il tragitto, ci si può fermare a Zuglio e visitare i resti dell'antica città romana; oppure, a Tolmezzo, il capoluogo della Carnia, e perdersi tra i vicoli caratteristici dell’incantevole centro storico.



Pacchetti vacanze per i ciclisti: sono pensati per bikers collaudati o per semplici appassionati delle due ruote. Fino alla fine di ottobre, con "Carnia Welcome", si può vivere un’esperienza autentica a contatto con la natura, rigorosamente in sella ad una bicicletta: l’offerta consiste in un viaggio di tre giorni, due notti in hotel con prima colazione, altrettante cene a base di prodotti tipici, il trasferimento in pulmino, il noleggio di una mountain bike e, ovviamente, avventurose escursioni (guidate) sulle vette panoramiche della Carnia. I prezzi partono da 110 euro a persona. Sono previste riduzioni per i bambini. Per informazioni: tel. 0433 466220; info@carnia.it; www.carnia.it.



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Il Messaggero