La Romania è un Paese da vivere prima che da scoprire, sottovalutato da troppo tempo e in perfetto equilibrio tra moderne attrazioni e architettura storica. Il viaggio...
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Un itinerario a piedi può partire dal sud-ovest della corte con l’imponente palazzo e il viale che Ceaușescu, che fu Segretario generale del Partito Comunista Romeno e Presidente della Romania, fece costruire dopo il terremoto del 1977. Attualmente vi si trova il parlamento romeno. Dopo aver fatto radere al suolo parte della città, compresi i palazzi antichi, il dittatore passo alla realizzazione di strutture meno importanti per qualità, con grattacieli che ampliavano la periferia. Restano però delle zone nate precedentemente, che mostrano l’atmosfera fantasiosa dei suoi architetti.
A nord, nell’area di Lipscani, esiste ancora un dedalo di stradine dove si riunivano i mercanti stranieri. A est, invece, ecco il Bulevardul Bratianu, dove prima abitavano gli Armeni con eleganti ville e appartamenti. A nord e a nord-ovest dalla corte di Vlad, ci sono Calea Victoriei, i giardini Cismigiu, l’edificio storico della Facoltà di Medicina, Palazzo Cotroceni, i giardini botanici e residenze private tutte da osservare. Da non dimenticare, infine, una riproduzione dell’Arco di Trionfo di Parigi, a nord di Piata Victoriei.
Un altro giro interessante, parte dal Coltea Biserica, la prima chiesa in stile brancovenesco locale. Colpisce per la lavorazione in pietra, ma sono in corso dei restauri anche se si può comunque visitare. Spostandosi verso est, lungo la Strada Coltei, si giunge fino alla Strada Caimatei, con l'edificio n.20 progettato da Marcel Iancu, membro fondatore del movimento dadaista. Lo stesso ha dato il via in Romania al movimento modernista. In Bulevardul Carol I, da vedere c’è la chiesa armena, risalente al 1915.Si tratta di una replica della seicentesca cattedrale di San Gregorio illuminatore nella vecchia capitale armena di Echmiadzin. Si può optare per un giro nel vicino museo, che conserva ricami e libri antichi. Tra le esposizioni interessanti, c’è poi quella il Museul Theodor Pallady con sede in Casa Melik. Costruito nel 1760, fu realizzato da un mercante armeno per la sua famiglia e resta tra i palazzi più antichi di Bucarest. All’interno i dipinti del simbolista Theodor Pallady.
Da qui, infine, si può raggiungere la Strada Silvestru, con i suoi edifici di aspetto orientale. Ancora, il giro può terminare con il Muzeul Vasile Grigore e la collezione di arte decorativa, la maestosa fascciata della Scola Centrala e i giardini IIoanid.
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Il Messaggero