Papa Francesco incoraggia le donazioni per i trapianti di organi, dalla morte nasce la vita

Città del Vaticano – «Dalla nostra stessa morte può sorgere vita e salute e aiutare chi ne ha bisogno». La donazione degli organi, «senza...

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Città del Vaticano – «Dalla nostra stessa morte può sorgere vita e salute e aiutare chi ne ha bisogno». La donazione degli organi, «senza nulla chiedere in cambio», resta un bellissimo gesto di solidarietà umana da incoraggiare. Il Papa si è raccomandato con i cattolici di vivere questo atto «come una offerta al Signore». Naturalmente, ha specificato, si tratta di offrire i propri organi, nei termini consentiti dalla legge e dalla morale. Solo così è «un dono fatto al Signore sofferente, il quale ha detto che ogni cosa che abbiamo fatto a un fratello nel bisogno l’abbiamo fatta a Lui». Lo ha specificato il Papa, citando il vangelo di Matteo, mentre era in corso nella sala Clementina del Palazzo Apostolico l'udienza ai volontari dell'Aido.


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È importante, quindi, promuovere una cultura della donazione che, attraverso l’informazione «favorisca questa offerta di una parte del proprio corpo, senza rischio o conseguenze sproporzionate, nella donazione da vivente, e di tutti gli organi dopo la propria morte. Dalla nostra stessa morte e dal nostro dono possono sorgere vita e salute di altri, malati e sofferenti, contribuendo a rafforzare una cultura dell’aiuto, del dono, della speranza, della vita. Di fronte alle minacce contro la vita, cui dobbiamo purtroppo assistere quasi quotidianamente, come nel caso dell’aborto e dell’eutanasia, la società ha bisogno di questi gesti concreti di solidarietà e di amore generoso».

Per Francesco il significato «della donazione per il donatore, per il ricevente, per la società, non si esaurisce nella sua utilità, trattandosi di esperienze profondamente umane e cariche di amore e altruismo. La donazione significa guardare e andare oltre sé stessi, oltre i bisogni individuali e aprirsi con generosità verso un bene più ampio. In questa prospettiva, la donazione di organi si pone non solo come atto di responsabilità sociale, bensì quale espressione della fraternità universale che lega tra loro tutti gli uomini e le donne». 


Secondo il Centro Nazionale Trapianti nel 2018 ci sono stati 1.680 donatori e 3.718 trapianti di organi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero