Vaticano, le proposte di riforma dei tedeschi: donne prete e elezioni dirette dei vescovi

Vaticano, le proposte di riforma dei tedeschi: donne prete e elezioni dirette dei vescovi
Città del Vaticano – Dopo quasi due anni di lavoro, discussioni, confronti dalla Germania sono arrivate in Vaticano le prime proposte che i vescovi tedeschi hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Città del Vaticano – Dopo quasi due anni di lavoro, discussioni, confronti dalla Germania sono arrivate in Vaticano le prime proposte che i vescovi tedeschi hanno messo nero su bianco per rinnovare la Chiesa e avvicinarla di più alla gente. Si tratta del frutto del cammino sinodale avviato nel 2019 sulla spinta di tante realtà cattoliche che chiedevano più trasparenza ma anche più coraggio sul fronte delle riforme. Nel documento anticipato da The Pillar ci sono proposte rivoluzionarie, come l'elezione di vescovi e pastori da parte dei membri della Chiesa, la possibilità per dei comitati di laici (eletti) di annullare le decisioni dei vescovi, e l'ordinazione delle donne prete.

Le proposte sono contenute nel "Testo fondamentale" del gruppo di lavoro che si occupa di proporre cambiamenti alle strutture di governo.e che è presieduto dal vescovo Franz-Josef Overbeck. 

Il concetto base per la gestione del potere che è stata proposta si ispira ad una dinamica puramente democratica. A livello parrocchiale e diocesano, i comitati dovrebbero avere il potere di porre il veto alle decisioni prese dai vescovi.

«I comitati devono essere legittimati democraticamente ... Devono controllare l'esecutivo. Se è previsto che il vescovo o il pastore possa porre il veto su una decisione, deve essere stabilita una maggioranza qualificata con la quale può essere annullata, se necessario». Praticamente il sovvertimento dell'ordinazione sacra finora concepita. 

Infine, la questione femminile. Una grada di proporzioni enormi. Pur riconoscendo la dichiarazione di San Giovanni Paolo II del 1994 sul fatto che la Chiesa non ha il potere di ordinare le donne, il gruppo di lavoro ha votato a favore del sacerdozio tenendo conto delle «nuove intuizioni sulla testimonianza della Bibbia, sugli sviluppi della Tradizione e sull'antropologia del genere».


 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero