Usa, Corte Suprema vieta a un condannato a morte musulmano il conforto di un imam

Usa, Corte Suprema vieta a un condannato a morte musulmano il conforto di un imam
Washington – Sta sollevando una montagna di critiche la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di aver negato il permesso ad un imam di assistere spiritualmente un...

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Washington – Sta sollevando una montagna di critiche la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di aver negato il permesso ad un imam di assistere spiritualmente un detenuto di fede musulmana, la cui condanna a morte è stata eseguita in Alabama. Il condannato si chiamava Dominique Ray, era nel braccio della morte da vent'anni per avere stuprato e ucciso una quindicenne, ed è stato ucciso con una iniezione letale, come prevede la legge dell'Alabama. Il suo avvocato aveva chiesto la presenza di un imam in modo che potesse rimanere al suo fianco, negli ultimi istanti di vita, proprio come è permesso ai cappellani cattolici e protestanti. L'Imam Yusef Maisonet non è invece potuto entrare ed è dovuto rimanere in una stanza adiacente ma senza avere alcun contatto con il condannato. Ray si era convertito all'Islam mentre era in prigione. La vicenda del permesso negato all'Imam ha fatto il giro del mondo e ha aperto un dibattito sulla pena di morte negli Stati Uniti.


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Il Messaggero