Il Vaticano si affida a Guzzini, sponsor della nuova illuminazione della Pietà di Michelangelo

Il Vaticano si affida a Guzzini, sponsor della nuova illuminazione della Pietà di Michelangelo
Città del Vaticano – I Guzzini sponsor della nuova illuminazione della Pietà di Michelangelo. Dopo avere progettato nuove luci per la Cappella degli Scrovegni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Città del Vaticano – I Guzzini sponsor della nuova illuminazione della Pietà di Michelangelo. Dopo avere progettato nuove luci per la Cappella degli Scrovegni e per l’Ultima Cena di Leonardo, a Milano, l’azienda di Recanati ha avuto l’incarico di studiare nuove luci per il capolavoro scultoreo michelangiolesco. Il cardinale Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro, ha spiegato che la nuova illuminazione, curata anche da un punto di vista scientifico, permette di comprendere il valore universale dell'opera dedicata alla fede. «L'artista ha voluto evidenziare nel volto giovane di Maria un messaggio sempre attuale: evitare il peccato è l'unica vera cura di bellezza e di perenne giovinezza. L’opera, adesso, si può godere di più». È la prima volta che la Fabbrica di San Pietro la illumina con un’attenzione così alta. Oltre alla sostituzione dei precedenti apparecchi con sorgenti Led di ultima generazione, il nuovo intervento utilizza luci a tonalità bianco calda e ad altissima resa cromatica. La luce si concentra sulla scultura, mentre pavimento, soffitto e sfondo sono illuminati al minimo con un equilibrio di chiaroscuri che restituisce la plasticità dell’opera e consente soffermarsi sia sul singolo dettaglio sia l’armonia dell’insieme. Un fascio di luce illumina di taglio La Pietà. La direzione di incidenza è evidente, le ombre marcate. La pacata illuminazione delle volte e dello sfondo incorniciano l’intero gruppo marmoreo. L’illuminazione è frontale: i fasci di luce si incrociano così con angolazioni simmetriche per restituire allo spettatore la plasticità dell’opera.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero