Landini e la Cgil in udienza dal Papa: «Non ci sono lavoratori liberi senza sindacato»

Landini e la Cgil in udienza dal Papa: «Non ci sono lavoratori liberi senza sindacato»
Città del Vaticano - «Perché una donna deve guadagnare meno di un uomo? Perché i lavori più usuranti sono ancora così poco tutelati?...

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Città del Vaticano - «Perché una donna deve guadagnare meno di un uomo? Perché i lavori più usuranti sono ancora così poco tutelati? Perché si devono ritardare le scelte di vita a causa di una precarietà cronica del posto di lavoro?» Papa Francesco davanti a Maurizio Landini e a una delegazione di sindacalisti della Cgil - ricevuti stamattina in Vaticano per la prima volta - ha analizzato le trasformazioni in atto che a suo parere richiederebbero una visione comune per la tutela dei lavoratori. La prima cosa che ha voluto sottolineare è che «non c’è sindacato senza lavoratori e non ci sono lavoratori liberi senza sindacato». Di seguito la denuncia per tutte le «forme violente, come il caporalato e la schiavitù dei braccianti in agricoltura o nei cantieri edili, la costrizione a turni massacranti, il gioco al ribasso nei contratti, il disprezzo della maternità, il conflitto tra lavoro e famiglia». Situazioni che originano «guerre tra poveri consumate intorno al lavoro! Negli ultimi anni poi – ha aggiunto il Papa - sono aumentati i cosiddetti lavoratori poveri: persone che, pur avendo un lavoro, non riescono a mantenere le loro famiglie».

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Ai sindacalisti il Papa chiede di essere voce di chi non ha voce. «In particolare, vi raccomando l’attenzione per i giovani, spesso costretti a contratti precari, inadeguati e schiavizzanti». Raccomanda inoltre di difendere la sicurezza dei lavoratori («Non permettiamo che si mettano sullo stesso piano il profitto e la persona!») e di prendersi cura anche di «chi non si iscrive al sindacato perché ha perso la fiducia». Infine un invito a creare alleanze: «Cari amici, vi invito ad essere “sentinelle” del mondo del lavoro, generando alleanze e non contrapposizioni sterili. La gente ha sete di pace, soprattutto in questo momento storico, e il contributo di tutti è fondamentale. Educare alla pace anche nei luoghi di lavoro, spesso segnati da conflitti, può diventare segno di speranza per tutti».

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Il segretario della Cgil Maurizio Landini lo ha rassicurato: «Noi vogliamo essere un sindacato di strada per affermare i diritti della persona nei luoghi di lavoro e nel territorio» aggiungendo: «È il momento di ridistribuire al lavoro la ricchezza che produce, di tassare la rendita finanziaria e di colpire la speculazione». In comune con Papa Francesco la Cgil condivide il concetto di ecologia integrale, che include la difesa del territorio e della vita umana (dall'inizio alla fine naturale). «Ci convince quella idea di ecologia integrale che è una nuova visione economica, sociale ed ambientale che pone al centro la persona, i suoi diritti e l’ambiente respingendo la cultura dello scarto». 

 

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Il Messaggero