Roma - Quando il Sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli ha lanciato l'idea, la principessa Maria Pace Odescalchi ha accolto con entusiasmo il progetto. E così, dopo...
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“Il Presepio vivente degli Orsini” sarà un viaggio a ritroso nel tempo, nell'Anno del Signore 1481. L'inedita, imponente e suggestiva rappresentazione storica medievale e rinascimentale vedrà la partecipazione di oltre duecento attori figuranti di venticinque associazioni storiche del Lazio, delle Marche, dell'Emilia Romagna e della Campania: a loro si aggiungeranno i braccianesi dei rioni, delle contrade e delle compagnie storiche, rigorosamente vestiti con costumi del tardo Medioevo e del primo Rinascimento, che affolleranno la scena del presepe illuminata dalle fiaccole accese sui camminamenti di ronda e sulle possenti torri del Castello.
Un grande affresco, con al cuore la scena della Natività, che sarà animato da cavalieri e dame, armigeri, arcieri e falconieri, ma anche maghi, alchimisti e amanuensi, giullari, contadine e lavandaie, falegnami, fabbri, orafi e cartai, cestai, fornai, calzolai, candelari, scultori, vasai, tessitrici con gli antichi strumenti delle loro arti e mestieri. Nell'ambito della manifestazione sarà possibile visitare il Castello e conoscere i segreti di sei secoli di storia delle sue sale e delle sue raccolte. Nel corso della rappresentazione del 6 gennaio il pubblico potrà assistere all'arrivo dei Re Magi.
Bracciano con questo evento si candida a conquistare il primato tra tutti i Presepi viventi realizzati in Italia per dimensioni e numero di partecipanti, interpreti e figure storiche – a partire da Papa Sisto IV Francesco Della Rovere che in fuga da Roma colpita dalla peste del 1476 trovò rifugio nella torre di San Giacomo della fortezza braccianese, dove tornò nel 1481 per trascorrere un periodo di soggiorno ospite degli Orsini, suoi alleati contro i Colonna - e per la fama internazionale del Castello Odescalchi: l'antica Rocca medievale di Bracciano trasformata in residenza fortificata da Napoleone Orsini e dal figlio Gentil Virginio tra il 1470 e il 1496, che richiama ogni anno oltre 60mila visitatori da tutto il mondo.
Gli Odescalchi, famiglia di banchieri comaschi, verso la fine del '600 acquistano il castello di Bracciano dagli indebitati principi Orsini e lo iniziano a restaurare. Nell'800, anch'essi indebitati, vendettero il Castello ai principi Torlonia e anni dopo, Innocenzo Odescalchi riscatta di nuovo la proprietà. Oggi la principessa Maria Pace Odescalchi si dedica con passione alla valorizzazione del patrimonio famigliare.
Nel 1481, anno in cui è ambientato il presepe, il Castello di Bracciano, apparteneva agli Orsini, grandi alleati di Papa Sisto IV (contro i Colonna).
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Il Messaggero