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Papa Francesco alla vigilia del suo imminente viaggio in Portogallo ha approvato il riconoscimento delle "virtù eroiche" di Suor Lucia (1907-2005), la veggente di Fatima, custode fedele del terzo segreto, l'ultima testimone delle apparizioni della Madonna di Fatima avvenute nel 1917.
Gli altri due 'pastorelli', i fratelli Jacinta e Francisco Marto, suoi cugini che come lei ebbero le visioni, sono già stati proclamati beati nel 2000 e canonizzati nel 2017. La via della santità anche per Lucia era già tracciata: stamattina il Pontefice ha firmato il documento che porterà in futuro alla sua beatificazione (che necessita del riconoscimento di un miracolo).
ITER
Alla consegna della cosiddetta "Positio Super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis" (sulla vita, le virtù e la fama di santità), oltre al Papa stamattina alla cerimonia erano presenti il cardinale Marcello Semeraro, il postulatore generale della causa, padre Marco Chiesa, la vice-postulatrice, suor Angela de Fatima Coelho, il relatore, monsignor Maurizio Tagliaferri e suor Filipa Pereira, una collaboratrice. Il volume è particolarmente corposo e contiene la biografia di suor Lucia realizzata con i documenti raccolti nella fase diocesana del processo svoltosi a Coimbra tra il 2008 e il 2017. Vengono descritte nel dettaglio le virtù della religiosa ed appare anche l'elenco delle testimonianze dei testimoni (ben 61) chiamati a deporre. Nel volume vengono ovviamente pubblicati anche i diari e altri documenti inediti, ritenuti rilevanti nel processo.
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LE VISIONI
Lucia Rosa dos Santos, divenuta suor Maria Lucia di Gesù, è morta in clausura il 13 febbraio 2005, all'età di 97 anni, nel Carmelo di Coimbra.
I tre segreti che i tre pastorelli ricevettero nel 1917 hanno a che fare con la visione dell'inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la futura seconda guerra mondiale e la previsione dei danni che avrebbe fatto la Russia nel mondo con l'adesione al regime totalitario comunista e il conseguente allontanamento dalla fede cristiana.
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Per quanto riguarda la descrizione delle prime due parti del segreto che era già conosciuto prima del Duemila, era stato scelto il testo scritto da Suor Lucia nel 1941. La terza parte del segreto, invece, fu scritta nel 1944. La scrisse a mano e la lettera fu consegnata all'allora vescovo di Leira e da questi consegnata nel 1957 in Vaticano, all'Archivio Segreto del Sant'Uffizio. Giovanni XXIII lesse la profezia e disse di aspettare a pubblicarne il contenuto. Lo stesso fece Paolo VI rinviando la busta all'Archivio del Sant'Uffizio, con la decisione di non pubblicare il testo. Giovanni Paolo II, invece, in occasione dell'Anno Santo scelse di renderle pubblica la profezia.
Nella terza parte del segreto si ribadisce la convinzione che la visione di Fatima riguarda soprattutto la lotta del comunismo ateo contro la Chiesa e i cristiani, e descrive l'immane sofferenza delle vittime della fede.
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