Prete pedofilo, la diocesi chiede perizia choc in Tribunale: «Il chierichetto vittima è gay e ha provato piacere?»

Prete pedofilo, la diocesi chiede perizia choc in Tribunale: «Il chierichetto vittima è gay e ha provato piacere?»
Città del Vaticano - Bufera su una diocesi polacca per la richiesta choc avanzata al Tribunale, durante il processo ad un prete pedofilo, di ammettere il parere di un...

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Città del Vaticano - Bufera su una diocesi polacca per la richiesta choc avanzata al Tribunale, durante il processo ad un prete pedofilo, di ammettere il parere di un esperto in grado di definire l'orientamento sessuale del querelante, vittima di molestie da quando era un chierichetto. La richiesta di un parere simile è stata motivata per determinare se la vittima (che oggi ha 48 anni) durante gli abusi «avesse o meno mostrato soddisfazione nel mantenere una relazione intima con il reverendo Jan W.» e «se ha tratto beneficio materiale nel mantenere una relazione sessuale con il religioso».

 

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Le critiche alla richiesta della diocesi

I vescovi cattolici della Polonia, hanno riferito i mass media polacchi, hanno fortemente criticato la diocesi e l'impostazione della difesa poiché in questi casi è sempre necessaria la sensibilità umana. La vittima ha raccontato di essere stato abusato per anni, dagli inizi degli anni ottanta e ora chiede un risarcimento di oltre 600 mila euro. Il sacerdote nel frattempo ha ammesso gli abusi.

«La questione dell'orientamento sessuale o il modo in cui un bambino reagisce emotivamente a un reato di abuso sessuale non può costituire un argomento contro la persona ferita e diminuire la responsabilità del colpevole», ha fatto sapere la conferenza episcopale. «Deve essere chiaro a tutti che un bambino non è mai responsabile della violenza subita».

 

«Devastante declino nella pratica religiosa»

L'arcivescovo Wojciech Polak, primate della Polonia, ha affermato di recente che la Chiesa polacca è affetta da un «devastante» declino nella pratica religiosa tra i giovani polacchi. A suo parere alla base del fallimento c'è proprio l'atteggiamento della gerarchia cattolica nell'affrontare gli abusi. Per anni le vittime sono state colpevolizzate, non accolte, né ascoltate. 


 

 

 

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Il Messaggero