Vaticano, il presepe viene dal Perù: condor e pastori andini suonano il flauto come gli Inti Illimani

Città del Vaticano – Dopo il presepe spaziale dell'anno scorso, ben poco omogeneo con l'armonia dell'emiciclo berniniano, pieno di bizzarre...

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Città del Vaticano – Dopo il presepe spaziale dell'anno scorso, ben poco omogeneo con l'armonia dell'emiciclo berniniano, pieno di bizzarre statue che addirittura evocavano simboli esoterici, stavolta è il turno del presepe peruviano. Al posto dell'angelo che vola c'è un condor in vetroresina con le ali aperte a simboleggiare il rapporto tra l'uomo e il cielo. Poi ci sono i lama, i pastori andini che suonano il flauto come gli Inti Illimani, le capanne in pietra, tipiche delle costruzioni sulle Ande. E' stato svelato stamattina, in una anteprima, l'allestimento della navità donata al Vaticano dal Perù per festeggiare i duecento anni dell'indipendenza del Paese. La rappresentazione riproduce uno spaccato della vita dei popoli delle Ande e simboleggia la chiamata universale alla salvezza di ogni uomo e donna della terra, di qualunque lingua, popolo, cultura. 

 

La tradizionale inaugurazione del Presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale (che stavolta arriva da Andalo e si tratta di un esemplare di abete di 113 anni), si terranno, nel rispetto delle normative anti covid, in piazza San Pietro, domani pomeriggio. La cerimonia sarà presieduta dall'arcivescovo Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato . 

La realizzazione del presepe andino è frutto della collaborazione tra la Conferenza Episcopale del Perù, la diocesi di Huancavelica, il governo regionale, il Ministero del commercio estero e del turismo, il Ministero degli affari esteri, e l'Ambasciata del Perù presso la Santa Sede. 

 

Le statue di Gesù bambino, di Maria, di San Giuseppe, dei Re Magi e dei pastori sono state realizzate a grandezza naturale con materiali diversi che vanno dalla ceramica, al legno, alla vetroresina. Tutti sono vestiti con i tipici costumi Chopcca, coloratissimi e allegri. Gesù ha le sembianze di un bambino "Hilipuska", così chiamato perché avvolto da una tipica coperta Huancavelica ed è legato con un "chumpi" la cintura intrecciata. I Re Magi hanno delle bisacce e sacchi contenenti alimenti caratteristici, come patate, quinoa, kiwicha. I lama portano sul dorso una bandiera peruviana. La nascita del Salvatore è annunciata da un angelo bambino, che suona il tipico strumento a fiato chiamato Wajrapuco. Nel Presepe si notano le statue dei diversi animali appartenenti alla fauna locale come: alpaca, vigogne, pecore, vizcachas, parihuanas e il 'mitico' condor andino, simbolo nazionale del Perù, con le ali spiegate che sembra quasi abbracciare tutta la scena della natività. 


 

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Il Messaggero