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Pace giusta in Ucraina, Palestina e Israele. Papa Francesco al Regina Coeli, affacciato dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, implora «i dirigenti» a fermarsi «un po'», almeno il tempo «per alleggerire la tensione e trattare per avviare i negoziati». Dietro la generica parola «dirigenti» l'attenzione di Francesco va ai vertici di Hamas (che ancora oggi hanno nelle loro mani, da sei mesi, un centinaio di ostaggi israeliani), del governo di Netanyahu e del Cremlino, per la guerra di aggressione che va avanti ininterrottamente da oltre due anni.
«Non venga mai meno la preghiera per la pace giusta e duratura, in particolare per martoriata Ucraina e per la Palestina e Israele: che lo spirito del Signore risorto sostenga chi lavora per alleggerire la tensione e favorire negoziati e che il Signore dia ai dirigenti la capacità di fermarsi un po' per trattare» ha detto Francesco.
Durante le parole rivolte alla folla raccolta in piazza Bergoglio ha ricordato anche quanto lo sport possa essere veicolo di condivisione e pace sociale. L'occasione per parlarne è stata la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace che ricorreva ieri. «Tutti sapiamo quanto praticare uno sport possa educare una società solidale, ma per questo ci vogliono dirigenti e formatori che non puntino solo al guadagno e ai risultati ma promuovano uno sport che favorisca la giustizia sociale e fraternità».
Infine Papa Francesco ha salutato i partecipanti di un convegno che si è tenuto in Vaticano contro la pratica dell'utero in affitto. Un tema caldissimo che sarà inserito nella imminente “Dichiarazione Dignitas infinita, circa la dignità umana” che verrà presentata domani mattina dal cardinale argentino Manuel Fernandez.
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Il Messaggero