Papa Francesco scrive ad Assad e ricorda al mondo che la guerra in Siria è ancora in corso

Città del Vaticano – Il Papa ne aveva parlato con il presidente Vladimir Putin quando era venuto a Roma, all'inizio di luglio. La guerra in Siria è ancora...

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Città del Vaticano – Il Papa ne aveva parlato con il presidente Vladimir Putin quando era venuto a Roma, all'inizio di luglio. La guerra in Siria è ancora una realtà che fa soffrire milioni di persone, soprattutto nella zona di Idlib dove i bombardamenti dell'aviazione siriana e russa avevano persino colpito un ospedale pediatrico. Di fatto il conflitto non è mai finito e per ricordarlo al mondo Papa Francesco ha scritto una lettera al presidente siriano Assad.


Questa mattina a Damasco, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, accompagnato dal cardinale Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, da padre Nicola Riccardi, si è incontrato con il Presidente Bashar Hafez al-Assad. Durante l’incontro è stato consegnato al Capo dello Stato una lettera del Papa che esprime la profonda preoccupazione per la situazione umanitaria in Siria, con particolare riferimento alle condizioni drammatiche della popolazione civile ad Idlib.

Almeno venti civili sono stati uccisi e decine sono stati feriti oggi dai raid aerei delle forze russe e di quelle governative siriane nella città di Ma’arat al-Nu’man nella zona meridionale della regione di Idlib, in mano ai cosiddetti ribelli jihadisti. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Le aree maggiormente colpite recentemente sono state le città di Urum al-Jawz con dodici vittime e di Kfarouma con quattro, rispettivamente a ovest e a sud di Idlib. A Khan Sheikhun, ha perso la vita un fotoreporter volontario della Protezione civile.

L’Unicef afferma che negli ultimi due mesi sono stati attaccati otto impianti idrici, di cui tre sostenuti proprio dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Queste strutture forniscono acqua potabile a quasi 250.000 persone nella zona.

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Il Messaggero