Papa Francesco: «donne non hanno le opportunità degli uomini» ma lui nega loro il voto al sinodo

Papa Francesco: «donne non hanno le opportunità degli uomini» ma lui nega loro il voto al sinodo
Città del Vaticano – Papa Francesco all'udienza generale si lamenta (giustamente) che le donne non hanno «le stesse opportunità» degli...

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Città del Vaticano – Papa Francesco all'udienza generale si lamenta (giustamente) che le donne non hanno «le stesse opportunità» degli uomini, poi però – anche nella giornata di ieri – è emerso che al prossimo Sinodo dei vescovi le donne saranno escluse dalle votazioni finali riservate solo agli uomini consacrati. Le donne sono ammesse ma solo come osservatrici permanenti.

Di fatto il Vaticano, al di là dei piccoli passi concreti sulla grande questione femminile, in questi anni, non ha di fatto offerto un orizzonte paritario: anche se ci sono state nomine di economiste, giuriste, esperte in diversi dicasteri in nessun caso si è mai trattato di un ruolo apicale, di un ruolo da prefetto o da capo dicastero. 

Alle donne Papa Francesco, al di là delle belle parole che pronuncia nei discorsi offre ruoli da numeri due. In questi anni ha persino affossato la possibilità di aprire al diaconato, come tempo viene chiesto in diversi paesi europei. Una questione che ha accantonato offrendo alla parte femminile una specie di contentino, il lettorato e l'accolitato, ruoli che le donne già esercitavano de facto da decenni in diverse parti del mondo. 

La questione femminile, soprattutto sul fronte della violenza domestica, viene persino elusa dal rifiuto totale (almeno finora) di firmare il Trattato di Istanbul, l'unica intesa internazionale che ha gettato le basi per sradicare alla radice il fenomeno dei femminicidi e delle violenze sulle donne.

All'udienza Papa Francesco ha affermato: «Quante volte ascoltiamo espressioni che disprezzano le donne. Uomini e donne hanno la stessa dignità ma non hanno le stesse opportunità degli uomini anche oggi». Nel corso della catechesi, che si è incentrata sulla Lettera ai Galati dell'Apostolo Paolo ha parlato del tema: "Siamo figli di Dio" attraverso il battesimo. Poi Francesco ha insistito sulla forza "rivoluzionaria" del battesimo che, come Paolo sottolinea, ha portato all' «uguaglianza in Cristo che supera la differenza sociale tra i due sessi, stabilendo un'uguaglianza tra uomo e donna allora rivoluzionaria. Una uguaglianza che c'è bisogno di riaffermare anche oggi».

 

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Il Messaggero