Città del Vaticano - Ci sono tanti modi di non essere liberi, quasi schiavi, dalle droghe fino ai telefonini. Sì, anche dai cellulari, basta vedere le statistiche....
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Durante l'incontro ha esortato gli studenti ad ascoltare la voce della loro coscienza, «per non diventare un pezzo di carta che va al vento da una parte all’altra». E, soprattutto, a «non aver paura del silenzio: solo nel silenzio interiore si può cogliere la voce della coscienza e distinguerla dalle voci dell’egoismo e dell’edonismo». Francesco ha spiegato che il telefonino è uno strumento che serve per la comunicazione.
«Il telefonino è un grande aiuto, è un grande progresso; va usato, è bello che tutti sappiano usarlo. Ma quando tu diventi schiavo del telefonino, perdi la tua libertà. Il telefonino è per comunicare, per la comunicazione: è tanto bello comunicare tra noi. Ma state attenti, che c’è il pericolo che, quando il telefonino è droga, la comunicazione si riduca a semplici contatti” Ma la vita non è per contattarsi, è per comunicare!» Il che implica «essere capaci di amare».
Francesco ha poi condannato la piaga del bullismo e ricordato che il «volontariato è una delle cose più belle e più forti che ha l’Italia. » Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero