Ecco come la Chiesa Anglicana amministra i suoi soldi in un fondo di 8,7 miliardi di sterline

Ecco come la Chiesa Anglicana amministra i suoi soldi in un fondo di 8,7 miliardi di sterline
La Chiesa Anglicana ha annunciato di voler di monitorare più da vicino i propri investimenti seguendo criteri ben precisi. Tanto per cominciare controllando che le...

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La Chiesa Anglicana ha annunciato di voler di monitorare più da vicino i propri investimenti seguendo criteri ben precisi. Tanto per cominciare controllando che le aziende sulle quali hanno puntato, investendo in azioni, siano effettivamente coerenti con i temi della biodiversità, della salvaguardia del pianeta e l'eticità nelle scelte di sviluppo. In caso contrario, hanno affermato, che non esiteranno ad esercitare il proprio voto di protesta alle assemblee degli azionisti.

A spiegare al Guardian la nuova strategia finanziaria della Chiesa Anglicana nell'amministrare del proprio denaro, sono i commissari interni che gestiscono un unico fondo ammontante a 8,7 miliardi di sterline (quasi dieci miliardi di euro). I tecnici hanno anticipato che cominceranno a inviare lettere per illustrare le loro richieste ad alcune delle società che sono nel loro portafoglio di investimenti.

Il team sta già redigendo i suoi benchmark e l'elenco ristretto delle società - sia pubbliche che private - che saranno prese di mira dalla nuova campagna. Bess Joffe, il nuovo responsabile degli investimenti, ha anticipato che il fondo aumenterà la propria pressione esercitando voti di protesta alle assemblee annuali degli azionisti se le aziende non si adegueranno.

«Noi vogliamo che le aziende rispettino il pianeta e le persone» ha affermato Bess Joffe. Tra le azioni in portafoglio: Google, Alphabet, Royal Dutch Shell, Samsung, Unilever, Facebook, Tesco e AstraZeneca. A questo si aggiungono agli investimenti immobiliari: Hyde Park Estate di Londra e il Metrocentre di Gateshead, vicino a Newcastle.

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Il Messaggero