Il Papa riceve il fondatore di Open Arms: la sorte dei migranti al centro del colloquio

Il Papa riceve il fondatore di Open Arms: la sorte dei migranti al centro del colloquio
Città del Vaticano – Ci sono gesti che riescono a trasmettere eloquenti messaggi politici, anche in assenza di parole, dichiarazioni, proclami. Per esempio la...

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Città del Vaticano – Ci sono gesti che riescono a trasmettere eloquenti messaggi politici, anche in assenza di parole, dichiarazioni, proclami. Per esempio la decisione di Papa Francesco di incontrare a Santa Marta, in via del tutto riservata, il fondatore di Open Arms, una delle ong più impegnate nel Mediterraneo a soccorrere i migranti, e due sindaci, Manuela Carmela di Madrid e Ada Colau di Barcellona, entrambe attivissime a sostenere e realizzare una rete di amministratori europei favorevoli a studiare il modo di arginare il blocco migratorio deciso dai sovranisti, da Orban a Salvini.


Naturalmente il tema del colloquio è stato il tema dell'accoglienza dei migranti, come ha confermato successivamente il portavoce della Santa Sede, Alessandro Gisotti. Al Papa è stato illustrato il Manifesto condiviso delle città solidali. Nel titolo del documento c'è tutto: Il futuro dell'Europa riparte dai sindaci. Si capisce bene che si tratta di una visione ben chiara, di una scelta di campo e, in fondo, della difesa dei diritti umani in Europa. Qualcosa che al ministro Salvini non può che suonare indigesto, visto il blocco imposto alle ong e alle conseguenti polemiche scaturite. A sostenere questa piattaforma ci sono anche Siracusa, Palermo, Milano, Latina, Bologna. Open Arms fa sapere che il governo spagnolo vorrebbe riconsiderare il blocco delle navi ma che in fondo nutra timore.


«Credo che il primo ministro spagnolo Sanchez abbia paura dell’Europa, di rimanere l’unico Stato che rispetta le Convenzioni internazionali. Ha paura dei voti che stanno arrivando ai partiti di estrema destra. Alcuni deputati spagnoli hanno dichiarato che voteranno contro tutte le proposte del governo finché non verranno rilasciate l’Open arms e la nave di un’altra Ong» ha spiegato Riccardo Gatti, comandante e capomissione di Open Arms. La decisione di andare dal Papa a chiedere un appoggio a questo movimento di sindaci pro-migranti è maturata vedendo la coerenza con la quale Francesco continua a predicare. Servono regole, ma serve anche il cuore per non abbandonare l'umanità.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero