Per il compleanno del Papa esce un film sulla storia dei Bergoglio e la loro emigrazione in Argentina

Per il compleanno del Papa esce un film sulla storia dei Bergoglio e la loro emigrazione in Argentina
Città del Vaticano - Buon compleanno Papa Francesco. Per festeggiarlo il 17 dicembre uscirà nelle sale cinematografiche (per due giorni) un film biografico che...

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Città del Vaticano - Buon compleanno Papa Francesco. Per festeggiarlo il 17 dicembre uscirà nelle sale cinematografiche (per due giorni) un film biografico che ripercorre la sua vita. Il filo rosso è legato alla memoria della sua famiglia d'origine piemontese. Una famiglia di migranti partita dal porto di Genova nel 1929 per arrivare a Buenos Aires. Anche se Papa Bergoglio è nato e cresciuto in Argentina dai nonni e dai genitori ha raccolto e mai dimenticato le immagini e i volti di una Italia costretta ad emigrare e a fare i sacrifici e che, dagli inizi del Novecento fino agli anni Ottanta, ha visto migrare quasi 29 milioni di italiani.


Questo filo rosso nella narrazione cinematografica fa di Papa Francesco il migrante più famoso del mondo ed è anche per questo che lui insiste tanto sul tema delle migrazioni.

Il film-documentario si intitola Il Nostro Papa, ed è diretto da Marco Spagnoli e da Tiziana Lupi, la giornalista che ha scritto la biografia autorizzata dalla quale è stato tratto questo mockumentary. Senza l'emigrazione della sua famiglia in Argentina forse oggi in Vaticano non ci sarebbe nessun Papa Francesco, ha detto Tiziana Lupi.

Nel lavoro di regia si intrecciano straordinarie immagini di repertorio di inizio secolo, con le interviste agli amici del Papa o a persone che lo hanno conosciuto quando era un prete di strada, quando girava in metro per andare alle Villas Miseria, le zone più misere della capitale argentina. Ma nel film si intreccia anche la storia di un attore – Yago Garcia - che guida lo spettatore, in un percorso ispirato a Wim Wenders - alla scoperta di memorie pubbliche e private di Jorge Mario Bergoglio. Molti brani sono tratti dai materiali d'archivio (dell'Istituto Luce, degli archivi Vaticani e della Fondazione Ansaldo). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero