Città del Vaticano – Un cardinale con il quale Matteo Salvini era stato a cena qualche mese fa assieme al sottosegretario Giorgetti, poco prima che venisse...
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Oggi, un secondo cardinale, stavolta l'elemosiniere Konrad Krajewski ha mandato a Salvini un secondo messaggio: a causa della linea poco rispettosa della carità cristiana è chiaro che la Chiesa non gli concederebbe nemmeno una pergamena di benedizione, di quelle pergamene che vengono preparate sotto commissione da fedeli, vescovi, comunità per celebrare momenti della vita delle persone. E pazienza se Salvini ogni tanto si fa selfie con il rosario in mano.
Krajewski spiega che le pergamene possono essere richieste solo per occasioni religiose come comunioni, cresime, matrimoni, anniversari. «ma noi non è che la diamo a tutti. Potremmo mai darla, tanto per fare un esempio, a un ospedale dove si fanno aborti? - esemplifica - Oppure possiamo darla a certi personaggi in Venezuela che ce la stanno chiedendo? No, certamente no. Oggi è venuto un vescovo e ne ha chiesta una per la Polizia segreta di un Paese essendone lui il cappellano ma non si può fare. E se ce la chiedesse l'imprenditore di una fabbrica che poi magari non paga le buste paga? La pergamena deve essere motivata e legata a una occasione religiosa. Se, altro esempio, ce la chiedesse Salvini la dovremmo negare. Poi se Salvini si sposasse magari per il matrimonio sì. Un fenomeno interessante sono i tanti ebrei che ce le chiedono ma questa è una pratica un pò più delicata che non può passare da Internet».
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Il Messaggero