L'amico giornalista del Papa ipotizza, se mai si dovesse dimettere non si vestirà di bianco ma di nero

L'amico giornalista del Papa ipotizza, se mai si dovesse dimettere non si vestirà di bianco ma di nero
Città del Vaticano – Uno dei giornalisti amici di Papa Francesco, a lui legato da un rapporto molto antico risalente ai tempi di Buenos Aires, in un bellissimo diario...

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Città del Vaticano – Uno dei giornalisti amici di Papa Francesco, a lui legato da un rapporto molto antico risalente ai tempi di Buenos Aires, in un bellissimo diario che ripercorre la loro lunga amicizia, si chiede: come finirà il pontificato di Bergoglio? La domanda non è proprio secondaria, visto il precedente di Ratzinger che, con le sue dimissioni, ha aperto la porta in futuro agli altri pontefici, rendendoli liberi di andarsene se non si sentiranno più in grado di reggere il peso del governo della Chiesa. Lucio Brunelli, già direttore di tv2000, autore di “Papa Francesco come l'ho conosciuto io”, pubblicato dalle Edizioni San Paolo, si chiede senza timori se anche Bergoglio seguirà le orme di Benedetto XVI se le sue forze caleranno in modo drastico.




Anche se il tema delle dimissioni - premette l'autore - non è mai stato affrontato direttamente con l'interessato nel corso dei tanti colloqui e incontri periodici che hanno avuto, non può essere ignorato.  Brunelli però si lascia andare a qualche impressione personale, riportando alla memoria un paio di frasi che Bergoglio disse alla stampa i primi tempi della elezione, e cioè che a suo parere il pontificato durerà poco tempo, «due o tre anni e poi.. alla casa del Padre». In un'altra occasione ripetè la stessa ipotesi ma con una gittata temporale maggiore, «quattro o cinque anni». Aggiugendo: «Ho la sensazione che il Signore mi ha messo qui per una cosa breve. Per questo lascio sempre la possibilità aperta».

Brunelli annota però che tra poco entreremo nel settimo anno di pontificato e che il pontefice gode di buona salute; nonostante l'età possiede una energia invidiabile. Tuttavia «non si può escludere che in futuro» rinunci al pontificato. Brunelli raccoglie l'ipotesi di qualche amico argentino che pensa che il viaggio in patria - finora sempre rimandato - potrebbe essere l'ultimo e non fare più ritorno a Roma. «Leggende, fantasie» ha commentato il Papa all'autore del libro.


Eppure una cosa appare quasi scontata, che se mai in futuro la salute dovesse costringerlo a prendere decisioni importanti, non indosserà l'abito bianco. Brunelli ne è convinto pur non avendo mai avuto con lui una discussione sull'argomento specifica. «Ho sempre pensato poi che preferirebbe il titolo di vescovo emerito di Roma a quello di pontefice emerito». Un piccolo indizio Brunelli è convinto di averlo colto dal discorso fatto il giorno della sua elezione, quando dalla Loggia delle Benedizioni, chiese alla folla di pregare per Ratzinger in quei giorni in clausura a Castel Gandolfo. Lo chiamò vescovo emerito. Un titolo forse meno ingombrante per il Papa che verrà dopo di lui, il futuro successore dell'apostolo Pietro.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero