Nigeria, il Papa prega per i bambini e i fedeli cristiani uccisi nella chiesa il giorno di Pentecoste

Nigeria, il Papa prega per i bambini e i fedeli cristiani uccisi nella chiesa il giorno di Pentecoste
Città del Vaticano - Papa Francesco in attesa «che si chiariscano i dettagli di quanto accaduto» in Nigeria, dove si è consumata una sanguinosa...

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Città del Vaticano - Papa Francesco in attesa «che si chiariscano i dettagli di quanto accaduto» in Nigeria, dove si è consumata una sanguinosa strage nella chiesa di Ondo, ha assicurato preghiere per le vittime e per il Paese. Si tratta uno dei tanti e continui attacchi contro i cristiani da parte di miliziani jihadisti ed altri gruppi di differente etnia che ciclicamente insanguinano il territorio o seminano il terrore tra le persone. Nello stringato messaggio fatto arrivare tramite Telegram, il pontefice riferisce di molti fedeli e bambini colpiti durante la messa di Pentecoste. Intanto le immagini scattate subito dopo l'attentato stanno rimbalzando e sono arrivate anche sul tavolo del pontefice che però, ancora una volta, evita di fare menzione all'ondata anti cristiana che da tempo sta allarmando l'episcopato nigeriano. La diffusione dell'Islam radicale è una delle radici che alimentano conflitti striscianti.

La agenzia di stampa Fides il mese scorso ha dedicato un ampio focus alla Nigeria dove si registra un preoccupante aumento delle violenze di stampo etnico-religioso. «La Nigeria, "african giant", primo paese africano per popolazione, patria dell’afrobeat, di Nollywood – la più fiorente industria filmica al mondo per numero di produzioni annue – è la prima economia del continente: il suo Prodotto Interno Lordo rappresenta il 25 % dell’intera economia africana. Un paese in bilico tra crescita e povertà, dove – accanto alla più forte crescita economica del continente, - si riscontrano sacche di povertà che non accennano a diminuire: secondo i dati del World Poverty Clock, il 41 % della popolazione vivrebbe con meno di 2 euro al giorno».


La condizione di povertà diventa ancora più evidente se confrontata alle forme di disuguaglianza estrema presenti nel paese: la ricchezza cumulata dei cinque nigeriani più ricchi equivale infatti a più di 26 miliardi di euro (rapporto Oxfam, ‘La crise des inégalités en Afrique de l’Ouest’). Malgrado l’indice di sviluppo umano sia in crescita il disagio economico continua ad essere presente. Il crollo del costo del petrolio e il covid hanno fatto il resto.  


«In questo contesto, il malessere sociale scaturito dalla crisi economica si è espresso attraverso un’intensificazione del conflitto etnico e religioso nel territorio nigeriano, già storicamente segnato da violenze endogene».  Nel mese di marzo le lotte, gli assalti e i rapimenti sembrano essersi ancora intensificati nel nord del paese, più particolarmente nello stato di Kaduna. In seguito agli attacchi, i Vescovi nigeriani hanno rilasciato una dichiarazione, in cui invitano il governo ad assumersi la responsabilità di arrestare e perseguire coloro che continuano a perpetuare, impuniti, violenze nella zona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero